Espropri e riqualificazione, il programma di Vito Cantatore
Ieri la presentazione del candidato di Un cantiere in Comune
martedì 19 aprile 2016
0.09
E' stato il primo a candidarsi, il 12 dicembre del 2015. I sei per tre da mesi ritraggono la sua immagine. E' stato il primo a crederci, a metterci la faccia. Vito Cantatore ha presentato il suo programma elettorale e dietro di lui uno dietro l'altro, i candidati della lista. Ha un impatto di grande forza e sostegno. E' persona tra le persone. Ha forza e irruenza. Sempre a disposizione al di là dei personalismi. Vito Cantatore non è solo. Messaggio chiaro e inequivocabile che è stato ribadito dalla presenza di Renato Bucci, promotore del simbolo Un cantiere in comune.
Cinque anni da consigliere comunale, eletto nelle liste dell'ex candidato sindaco Matteo Paparella, dal quale subito ha preso le distanze, Cantatore si propone come uomo moderato ma attivo.
"Vito Cantatore è un uomo indipendente - dichiara Bucci - vuole prendere i problemi della città di petto, senza fare accordi con chi non si impegna. Non vuole cordate e connessioni poco credibili, ma il percorso che farà non è solitario e la gente riconoscerà in lui una guida importante. In questo bel gruppo non c'è ombra di ipocrisia. Non hanno scelto le vie più semplici. In un momento di confusione come quello in cui versa Ruvo, si va come una sorridente falange alla conquista di palazzo Avitaja."
Il programma lungo e complesso è stato snocciolato con minuzia per più di un'ora. Il candidato si è dilungato sulla questione espropri e sulle sue lotte all'interno del consiglio comunale. Tra le proposte più importanti spicca la proposta della riduzione del 30% delle indennità di carica della Giunta e del Consiglio, affinché si crei un fondo in bilancio per le emergenze.
Così anche lo stop agli espropri. "Non faremo più espropri. I terreni edificabili sono ormai accessibili. Siamo d'accordo con l'esproprio per le opere pubbliche: piazze, strade ma non per edifici privati. Dobbiamo risolvere il problema degli espropri delle cooperative. Il comune ha un mutuo di sette milioni e trecentomila euro per i prossimi quarant'anni. Soccombiamo alle indennità d'esproprio. E questo non va bene."
Tra i punti forti di tutti i candidati c'è ovviamente la riqualificazione del centro storico. Cantatore dice che non vuole cancellare tutto quello che di buono ha fatto l'amministrazione Ottombrini. "Le cose belle bisogna migliorarle. "Toglieremo i paletti da piazza Garibalidi. Daremo concessioni per attività food e no food, faremo un aerea parcheggio per chi deve accedere al centro storico, ma bisogna riconoscere e valorizzare la casa della cultura, palazzo Caputi, la Cattedrale che non deve essere vincolata agli impegni del prete. La pinacoteca è una grande risorsa ma deve essere resa accessibile anche ai diversamente abili"
E poi ancora vuole un pozzo artesiano da progettare nell'area dismessa antistante la piscina, per innaffiare piazza Dante e le altre aree di Ruvo ( e risparmiare così sulle bollette salatissime dell'acquedotto pugliese, che eroga acqua potabile.) Parla di una piscina comunale scoperta, della ristrutturazione di piazza Bovio, della sicurezza da concordare con le associazioni militari. Vuole ristrutturare i palazzetti dello sport, vuole un coordinamento delle associazioni culturali e sociali. Pensa di concedere il suolo pubblico ai fiorai presenti al cimitero in modo da regolarizzare e rendere più pulito l'ingresso della zona.
Si impegna a salvaguardare l'ospedale di Corato. A rendere il territorio fruibile e sicuro per tutti. Vuole snellire la zona industriale e permettere le vendite nella stessa per implementare la vita e recuperare tutti quei magazzini abbandonati e dismessi. E a sistemare le strade.
Mille idee e mille proposte. Alcune più fattibili di altre.Staremo a vedere se riuscirà a conquistare la fiducia degli elettori il 5 giugno prossimo.
Cinque anni da consigliere comunale, eletto nelle liste dell'ex candidato sindaco Matteo Paparella, dal quale subito ha preso le distanze, Cantatore si propone come uomo moderato ma attivo.
"Vito Cantatore è un uomo indipendente - dichiara Bucci - vuole prendere i problemi della città di petto, senza fare accordi con chi non si impegna. Non vuole cordate e connessioni poco credibili, ma il percorso che farà non è solitario e la gente riconoscerà in lui una guida importante. In questo bel gruppo non c'è ombra di ipocrisia. Non hanno scelto le vie più semplici. In un momento di confusione come quello in cui versa Ruvo, si va come una sorridente falange alla conquista di palazzo Avitaja."
Il programma lungo e complesso è stato snocciolato con minuzia per più di un'ora. Il candidato si è dilungato sulla questione espropri e sulle sue lotte all'interno del consiglio comunale. Tra le proposte più importanti spicca la proposta della riduzione del 30% delle indennità di carica della Giunta e del Consiglio, affinché si crei un fondo in bilancio per le emergenze.
Così anche lo stop agli espropri. "Non faremo più espropri. I terreni edificabili sono ormai accessibili. Siamo d'accordo con l'esproprio per le opere pubbliche: piazze, strade ma non per edifici privati. Dobbiamo risolvere il problema degli espropri delle cooperative. Il comune ha un mutuo di sette milioni e trecentomila euro per i prossimi quarant'anni. Soccombiamo alle indennità d'esproprio. E questo non va bene."
Tra i punti forti di tutti i candidati c'è ovviamente la riqualificazione del centro storico. Cantatore dice che non vuole cancellare tutto quello che di buono ha fatto l'amministrazione Ottombrini. "Le cose belle bisogna migliorarle. "Toglieremo i paletti da piazza Garibalidi. Daremo concessioni per attività food e no food, faremo un aerea parcheggio per chi deve accedere al centro storico, ma bisogna riconoscere e valorizzare la casa della cultura, palazzo Caputi, la Cattedrale che non deve essere vincolata agli impegni del prete. La pinacoteca è una grande risorsa ma deve essere resa accessibile anche ai diversamente abili"
E poi ancora vuole un pozzo artesiano da progettare nell'area dismessa antistante la piscina, per innaffiare piazza Dante e le altre aree di Ruvo ( e risparmiare così sulle bollette salatissime dell'acquedotto pugliese, che eroga acqua potabile.) Parla di una piscina comunale scoperta, della ristrutturazione di piazza Bovio, della sicurezza da concordare con le associazioni militari. Vuole ristrutturare i palazzetti dello sport, vuole un coordinamento delle associazioni culturali e sociali. Pensa di concedere il suolo pubblico ai fiorai presenti al cimitero in modo da regolarizzare e rendere più pulito l'ingresso della zona.
Si impegna a salvaguardare l'ospedale di Corato. A rendere il territorio fruibile e sicuro per tutti. Vuole snellire la zona industriale e permettere le vendite nella stessa per implementare la vita e recuperare tutti quei magazzini abbandonati e dismessi. E a sistemare le strade.
Mille idee e mille proposte. Alcune più fattibili di altre.Staremo a vedere se riuscirà a conquistare la fiducia degli elettori il 5 giugno prossimo.