Ventitrè fiammelle mosse dalla musica per non dimenticare
L'associazione Rubis Canto ricorda così la strage ferroviaria
lunedì 18 luglio 2016
8.09
Ventitrè fiammelle per ricordare le vittime del disastroso incidente ferroviario, sulle note di Nino Rota e dell'immensa "The Sound of Silence". Un momento di silenzio e commozione ha anticipato l'inizio della serata musicale organizzata dall'associazione corale e polifonica Rubis Canto con la partecipazione di una ensemble musicale formata da Francesco Giancaspro al pianoforte e tastiere, Paolo Montaruli al Basso elettrico e chitarra e Tommaso Summo alla batteria e percussioni. A dirigere il concerto l'instancabile maestro Nicola Bucci che ha selezionato alcune tra le più belle canzoni di cantautori italiani scomparsi, raccontandone aneddoti e storie particolari.
Sulle note di Battisti, Dalla, Pino Daniele, De Andrè, Graziani, Tenco e altri ancora si sono alternati in stupende esibizioni soliste, le ragazze e i ragazzi del laboratorio di canto che hanno fatto emergere il talento e l'impegno di un intenso percorso musicale.
Tanti gli applausi e i complimenti del pubblico, ancora una volta affascinato dall'attenta selezione musicale e dalle incantevoli voci che hanno fatto risuonare l'atrio dell'ex convento dei Domenicani.
Un luogo suggestivo per una serata altrettanto ricca di emozioni e di sentimenti, sempre nel ricordo delle vittime della tragedia ferroviaria e in particolare del giovane ruvese Antonio Summo, appassionato di musica e musicista. Tra il pubblico i suoi genitori e il fratellino che hanno seguito silenziosamente l'intero programma musicale predisposto.
Un'atmosfera affascinante che, come ha specificato il vicesindaco Domenica Montaruli, ha aiutato a trovare nella bellezza e nell'arte il senso per andare avanti nonostante le troppe notizie tristi degli ultimi giorni.
A concludere l'evento un coro di voci ha cantato, guardando al cielo, una delle più belle e famose canzoni di Domenico Modugno: "Nel blu dipinto di blu", consapevoli che Antonio e le altre vittime non sono andate via ma sono "volate" verso un'altra metà, una nuova vita. Insieme a loro sono volati anche i pensieri di tutti, tra lacrime, ricordi e con l'inconfondibile odore delle candele che, insieme a qualche sparuta stella nel cielo, hanno illuminato le mille note di questa serata indimenticabile.
Sulle note di Battisti, Dalla, Pino Daniele, De Andrè, Graziani, Tenco e altri ancora si sono alternati in stupende esibizioni soliste, le ragazze e i ragazzi del laboratorio di canto che hanno fatto emergere il talento e l'impegno di un intenso percorso musicale.
Tanti gli applausi e i complimenti del pubblico, ancora una volta affascinato dall'attenta selezione musicale e dalle incantevoli voci che hanno fatto risuonare l'atrio dell'ex convento dei Domenicani.
Un luogo suggestivo per una serata altrettanto ricca di emozioni e di sentimenti, sempre nel ricordo delle vittime della tragedia ferroviaria e in particolare del giovane ruvese Antonio Summo, appassionato di musica e musicista. Tra il pubblico i suoi genitori e il fratellino che hanno seguito silenziosamente l'intero programma musicale predisposto.
Un'atmosfera affascinante che, come ha specificato il vicesindaco Domenica Montaruli, ha aiutato a trovare nella bellezza e nell'arte il senso per andare avanti nonostante le troppe notizie tristi degli ultimi giorni.
A concludere l'evento un coro di voci ha cantato, guardando al cielo, una delle più belle e famose canzoni di Domenico Modugno: "Nel blu dipinto di blu", consapevoli che Antonio e le altre vittime non sono andate via ma sono "volate" verso un'altra metà, una nuova vita. Insieme a loro sono volati anche i pensieri di tutti, tra lacrime, ricordi e con l'inconfondibile odore delle candele che, insieme a qualche sparuta stella nel cielo, hanno illuminato le mille note di questa serata indimenticabile.