"Vax uccide", vandali in azione al centro vaccinale
Deturpati i cartelli dell'hub
mercoledì 8 dicembre 2021
12.03
"Vax uccide". È una delle scritte apparse nei pressi del centro vaccinale di Ruvo di Puglia.
Alcuni vandali hanno deturpato i cartelli che indicano l'ingresso dell'hub vaccinale, con scritte palesemente no vax.
Tra le scritte si legge anche "Governo nazista". Una forma di contestazione censurabile e anonima, che avviene a poche ore dall'ingresso in vigore del super green pass.
"Stamattina - commenta il sindaco Pasquale Chieco - abbiamo rimosso l'insegna del centro comunale vaccinale di Via Volta danneggiata e imbrattata nelle scorse ore con scritte piuttosto deliranti da qualche facinoroso no vax.
Fatto sta che, al di là di qualsiasi convinzione o pregiudizio circa la campagna vaccinale anti covid-19, i dati confermano quotidianamente che il vaccino contiene molto il rischio di contagio e moltissimo il rischio di ricoveri. Anche i dati ufficiali della nostra città lo confermano.
Tutto questo conferma e rafforza la convinzione che vaccinarsi non significhi soltanto prendersi cura di se stessi, ma anche avere a cuore la salute di chi ci sta accanto e, in particolare, dei più fragili che pur volendo non possono vaccinarsi".
Alcuni vandali hanno deturpato i cartelli che indicano l'ingresso dell'hub vaccinale, con scritte palesemente no vax.
Tra le scritte si legge anche "Governo nazista". Una forma di contestazione censurabile e anonima, che avviene a poche ore dall'ingresso in vigore del super green pass.
"Stamattina - commenta il sindaco Pasquale Chieco - abbiamo rimosso l'insegna del centro comunale vaccinale di Via Volta danneggiata e imbrattata nelle scorse ore con scritte piuttosto deliranti da qualche facinoroso no vax.
Fatto sta che, al di là di qualsiasi convinzione o pregiudizio circa la campagna vaccinale anti covid-19, i dati confermano quotidianamente che il vaccino contiene molto il rischio di contagio e moltissimo il rischio di ricoveri. Anche i dati ufficiali della nostra città lo confermano.
Tutto questo conferma e rafforza la convinzione che vaccinarsi non significhi soltanto prendersi cura di se stessi, ma anche avere a cuore la salute di chi ci sta accanto e, in particolare, dei più fragili che pur volendo non possono vaccinarsi".