Uno spettacolo per dire "No alla violenza sulle donne"
In scena l'attrice Daniela Baldassarra
lunedì 19 novembre 2018
12.56
La violenza sulle donne ha molti volti; dai reati come la violenza fisica a quella sessuale, lo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica.
In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su. Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta l'Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita.Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l'estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner.Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne Una data scelta non a caso. In questo stesso giorno del 1960, furono uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana. È una data importante, per ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto e che non possiamo continuare a veder crescere il numero delle donne che subiscono violenza.
Quest'anno l'associazione RUVOLAB, dopo una breve introduzione sul fenomeno, ha scelto di mandare in scena l'attrice Daniela Baldassarra intitolando la serata che si terrà presso l'auditorium della Parrocchia Santa Famiglia di Ruvo di Puglia sabato 24 novembre alle ore 19,30 "A noi piace farle ridere".
L'intero ricavato (ingresso simbolico di € 5) sarà utilizzato per l'apertura di un centro di ascolto vittime di violenza di prossima realizzazione.
Lo spettacolo:
"Zero a Zero" è un monologo, anzi uno 'sproloquio' che ci racconta le donne e il loro universo.
Con un linguaggio diretto, ironico e tagliente, la protagonista racconta la sua storia: da moglie illusa e poi delusa, a casalinga frustrata, a madre mancata, a single impertinente alla ricerca del suo riscatto, a femme fatale. Co-protagonisti ovviamente gli uomini, con le loro manie, i pregiudizi, i tic e le fissazioni. Uomini che non riescono più ad essere eroi romantici, ma che riversano tutte le loro insicurezze nel rapporto di coppia. Donne e uomini spesso insopportabili, eppure indispensabili gli uni agli altri.
E' infatti proprio all'idea di completezza, di complementarietà e di amore che punta la morale più profonda di questo spettacolo. Dopo un percorso brillante e irriverente, la protagonista, con delicatezza ed emozione, ci condurrà, in punta di piedi, nelle stanze più segrete del suo cuore, raccontandoci storie che all'improvviso diventano universali, e che quindi appartengono a tutti noi.Allo spettatore la libertà di guardare alla Donna con occhi diversi, o di restare intrappolato nei cliché che la società troppo spesso propone e impone.Zero a zero è il risultato di una partita non giocata tra uomini e donne, o giocata male, in cui nessuno risulta vincitore, in cui nessuno esulta, in cui nessuno porta a casa il risultato. Perché quando ci sono ostilità e indifferenza nei rapporti, si è tutti perdenti.
In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su. Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta l'Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita.Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l'estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner.Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne Una data scelta non a caso. In questo stesso giorno del 1960, furono uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana. È una data importante, per ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto e che non possiamo continuare a veder crescere il numero delle donne che subiscono violenza.
Quest'anno l'associazione RUVOLAB, dopo una breve introduzione sul fenomeno, ha scelto di mandare in scena l'attrice Daniela Baldassarra intitolando la serata che si terrà presso l'auditorium della Parrocchia Santa Famiglia di Ruvo di Puglia sabato 24 novembre alle ore 19,30 "A noi piace farle ridere".
L'intero ricavato (ingresso simbolico di € 5) sarà utilizzato per l'apertura di un centro di ascolto vittime di violenza di prossima realizzazione.
Lo spettacolo:
"Zero a Zero" è un monologo, anzi uno 'sproloquio' che ci racconta le donne e il loro universo.
Con un linguaggio diretto, ironico e tagliente, la protagonista racconta la sua storia: da moglie illusa e poi delusa, a casalinga frustrata, a madre mancata, a single impertinente alla ricerca del suo riscatto, a femme fatale. Co-protagonisti ovviamente gli uomini, con le loro manie, i pregiudizi, i tic e le fissazioni. Uomini che non riescono più ad essere eroi romantici, ma che riversano tutte le loro insicurezze nel rapporto di coppia. Donne e uomini spesso insopportabili, eppure indispensabili gli uni agli altri.
E' infatti proprio all'idea di completezza, di complementarietà e di amore che punta la morale più profonda di questo spettacolo. Dopo un percorso brillante e irriverente, la protagonista, con delicatezza ed emozione, ci condurrà, in punta di piedi, nelle stanze più segrete del suo cuore, raccontandoci storie che all'improvviso diventano universali, e che quindi appartengono a tutti noi.Allo spettatore la libertà di guardare alla Donna con occhi diversi, o di restare intrappolato nei cliché che la società troppo spesso propone e impone.Zero a zero è il risultato di una partita non giocata tra uomini e donne, o giocata male, in cui nessuno risulta vincitore, in cui nessuno esulta, in cui nessuno porta a casa il risultato. Perché quando ci sono ostilità e indifferenza nei rapporti, si è tutti perdenti.