"Un'amministrazione attenta e sensibile non scarica la responsabilità sui suoi cittadini"
Le segnalazioni e le proposte di uniti per Ruvo su TARI e porta a porta
sabato 2 gennaio 2016
Ad un mese dall'ampliamento della raccolta dei rifiuti porta porta e all'indomani della proroga della scadenza della TARI, Uniti per Ruvo fa un bilancio di quelle che sono i problemi incontrati e le possibili soluzioni. Di seguito la nota ufficiale della coalizione di centrodestra.
All'interno della coalizione si è sviluppato un ampio dibattito sulle tariffe adottate e sulle modalità di gestione del servizio. Sono tante le segnalazioni, espressione da una parte di forte dissenso rispetto alle scelte poste in atto, ma non mancano proposte migliorative che confidano nella possibilità di porre rimedio alle attuali disfunzioni.
Riassumiamo quelle che sono le proposte più significative per testimoniare quanto la vicenda stia coinvolgendo l'intera popolazione e come, una amministrazione (non questa) attenta e sensibile, che non scarica le responsabilità sui cittadini-utenti, possa rappresentare la giusta interprete delle esigenze della collettività.
La prima proposta parte dalla protesta dei titolari degli studi professionali, che spostano l'attenzione dalla vicenda dell'utenza domestica e propongono di rivedere le tariffe per le diverse attività merceologiche. Fra l'altro si è ipotizzato la violazione del principio di uguaglianza nella applicazione della tassazione in quanto per Uffici, Agenzie e Studi professionali la tassa è di € 4,49 per mq, mentre per le Banche ed Istituti di Credito la tassa è di € 2,39 per mq., nonostante la doppia tassazione per gli Uffici in quanto già tassati per lo smaltimento dei rifiuti speciali (cartucce stampanti, fax, fotocopiatori, laser ecc.) ai sensi del D.Lgs.n.22 del 5/2/1997 art.15 e successive modifiche e integrazioni. Ancora viene contestato il Piano industriale dell'Asipu che risulta alquanto carente, specie per la consegna del kit per il servizio di raccolta, rispetto ad altre società di gestione che hanno provveduto alla consegna a domicilio del kit per facilitare il compito degli utenti.
Si è anche notato che la raccolta notturna ha un inizio ritardato rispetto alle ore 23 (termine ultimo di deposito fuori dell'abitazione), lasciando in pratica i sacchetti esposti ad atti di vandalismo e di "assalto" di cani e gatti randagi, con evidente spargimento per strada del contenuto dei sacchetti. Numerosi anche i messaggi provenienti dalle zone periferiche, agricole e di Calendano.
Intanto si è registrato come segnale positivo lo slittamento nei termini per il versamento della terza rata. Ne avevamo parlato anche in una nostra assemblea di metà novembre, spiegando che, a termini di regolamento, non ci potevano essere sanzioni per un ritardo limitato. La decisione in extremis tuttavia non ci sembra una saggia scelta. Specie poi se si considera che è stata presa all'unanimità. Perché mai i convinti sostenitori dell'ultima ora non hanno espresso prima la volontà di condividere una proroga, evitando differenze tra i contribuenti? E perché allora non concedere una rateazione, come prospettato nella seduta del Consiglio? Siamo convinti che il servizio presenta molte difficoltà che, probabilmente, con l'impegno di tutti potrà migliorare. Ciò che proprio non va è la difficoltà della amministrazione a capire che i cittadini hanno tutto il diritto di pretendere chiarezza, efficienza e rispetto. Frasi come "non hanno capito", "si devono vergognare", "ci vuole civiltà" sulle labbra di qualche amministratore sono imperdonabili, perché segno di distanza da quelle che possono essere le esigenze e le difficoltà dell'utenza e frutto di una inammissibile generalizzazione.
Queste precisazioni per significare quanta attenzione Uniti per Ruvo ha posto nei riguardi di questa operazione che potrebbe portare ad una eccellenza, conquistata con l'impegno della nostra città. Seguiremo con cura lo sviluppo della vicenda, senza appropriarci di meriti o di primati, ma con spirito di sostegno al miglior funzionamento del paese, perché sia veramente migliore.
All'interno della coalizione si è sviluppato un ampio dibattito sulle tariffe adottate e sulle modalità di gestione del servizio. Sono tante le segnalazioni, espressione da una parte di forte dissenso rispetto alle scelte poste in atto, ma non mancano proposte migliorative che confidano nella possibilità di porre rimedio alle attuali disfunzioni.
Riassumiamo quelle che sono le proposte più significative per testimoniare quanto la vicenda stia coinvolgendo l'intera popolazione e come, una amministrazione (non questa) attenta e sensibile, che non scarica le responsabilità sui cittadini-utenti, possa rappresentare la giusta interprete delle esigenze della collettività.
La prima proposta parte dalla protesta dei titolari degli studi professionali, che spostano l'attenzione dalla vicenda dell'utenza domestica e propongono di rivedere le tariffe per le diverse attività merceologiche. Fra l'altro si è ipotizzato la violazione del principio di uguaglianza nella applicazione della tassazione in quanto per Uffici, Agenzie e Studi professionali la tassa è di € 4,49 per mq, mentre per le Banche ed Istituti di Credito la tassa è di € 2,39 per mq., nonostante la doppia tassazione per gli Uffici in quanto già tassati per lo smaltimento dei rifiuti speciali (cartucce stampanti, fax, fotocopiatori, laser ecc.) ai sensi del D.Lgs.n.22 del 5/2/1997 art.15 e successive modifiche e integrazioni. Ancora viene contestato il Piano industriale dell'Asipu che risulta alquanto carente, specie per la consegna del kit per il servizio di raccolta, rispetto ad altre società di gestione che hanno provveduto alla consegna a domicilio del kit per facilitare il compito degli utenti.
Si è anche notato che la raccolta notturna ha un inizio ritardato rispetto alle ore 23 (termine ultimo di deposito fuori dell'abitazione), lasciando in pratica i sacchetti esposti ad atti di vandalismo e di "assalto" di cani e gatti randagi, con evidente spargimento per strada del contenuto dei sacchetti. Numerosi anche i messaggi provenienti dalle zone periferiche, agricole e di Calendano.
Intanto si è registrato come segnale positivo lo slittamento nei termini per il versamento della terza rata. Ne avevamo parlato anche in una nostra assemblea di metà novembre, spiegando che, a termini di regolamento, non ci potevano essere sanzioni per un ritardo limitato. La decisione in extremis tuttavia non ci sembra una saggia scelta. Specie poi se si considera che è stata presa all'unanimità. Perché mai i convinti sostenitori dell'ultima ora non hanno espresso prima la volontà di condividere una proroga, evitando differenze tra i contribuenti? E perché allora non concedere una rateazione, come prospettato nella seduta del Consiglio? Siamo convinti che il servizio presenta molte difficoltà che, probabilmente, con l'impegno di tutti potrà migliorare. Ciò che proprio non va è la difficoltà della amministrazione a capire che i cittadini hanno tutto il diritto di pretendere chiarezza, efficienza e rispetto. Frasi come "non hanno capito", "si devono vergognare", "ci vuole civiltà" sulle labbra di qualche amministratore sono imperdonabili, perché segno di distanza da quelle che possono essere le esigenze e le difficoltà dell'utenza e frutto di una inammissibile generalizzazione.
Queste precisazioni per significare quanta attenzione Uniti per Ruvo ha posto nei riguardi di questa operazione che potrebbe portare ad una eccellenza, conquistata con l'impegno della nostra città. Seguiremo con cura lo sviluppo della vicenda, senza appropriarci di meriti o di primati, ma con spirito di sostegno al miglior funzionamento del paese, perché sia veramente migliore.