Un omaggio a Saverio De Palo
Rifondazione comunista propone di realizzare una lapide nei pressi della sua abitazione
martedì 20 dicembre 2022
14.28
Martedì 20 dicembre, Rifondazione Comunista ha reso omaggio a Saverio De Palo il più noto tra i partigiani ruvesi in occasione dell'anniversario della sua uccisione (20 dicembre 1944), apponendo dei fiori e un cartello commemorativo.
Saverio De Palo è ricordato insieme a Domenico De Palo e Vincenzo Ficco nella lapide apposta sul Municipio. Ma i partigiani ruvesi sono molti di più, circa un centinaio, storie sepolte nella memoria pubblica, dimenticate o tenute nascoste dagli stessi protagonisti.
Saverio De Palo fu contadino e operaio, crebbe respirando il clima di fortissima tensione politica che attraversava Ruvo. Durante il ventennio fascista pagò con il carcere la sua attività da comunista. Una volta libero, come tanti ruvesi, emigrò a Genova. Dopo i fatti dell'8 settembre 1943, De Palo fu al centro della costituzione del movimento partigiano a Genova e successivamente organizzatore delle prime brigate partigiane sull'Appennino ligure-piemontese. Scampò all'eccidio della Benedicta ma gli fu fatale una rischiosissima missione di attraversamento delle linee nemiche nell'alessandrino. In questo frangente fu catturato dai nazisti e sottoposto a lunghe torture. Il 20 dicembre 1944 fu fucilato nei pressi di Dova Superiore. Oggi riposa nel cimitero dei partigiani di Genova.
«Oggi nella nostra città alla memoria di Saverio De Palo è intitolata una via nel luogo in cui ebbe i natali. Vorremmo proporre all'amministrazione comunale - si legge in una nota - di dare un significato nuovo a questa via apparentemente anonima, apponendo una lapide che in corrispondenza di quella che fu la sua abitazione ne ricordi il valore e il sacrificio per la libertà dal nazifascismo del nostro Paese».
Saverio De Palo è ricordato insieme a Domenico De Palo e Vincenzo Ficco nella lapide apposta sul Municipio. Ma i partigiani ruvesi sono molti di più, circa un centinaio, storie sepolte nella memoria pubblica, dimenticate o tenute nascoste dagli stessi protagonisti.
Saverio De Palo fu contadino e operaio, crebbe respirando il clima di fortissima tensione politica che attraversava Ruvo. Durante il ventennio fascista pagò con il carcere la sua attività da comunista. Una volta libero, come tanti ruvesi, emigrò a Genova. Dopo i fatti dell'8 settembre 1943, De Palo fu al centro della costituzione del movimento partigiano a Genova e successivamente organizzatore delle prime brigate partigiane sull'Appennino ligure-piemontese. Scampò all'eccidio della Benedicta ma gli fu fatale una rischiosissima missione di attraversamento delle linee nemiche nell'alessandrino. In questo frangente fu catturato dai nazisti e sottoposto a lunghe torture. Il 20 dicembre 1944 fu fucilato nei pressi di Dova Superiore. Oggi riposa nel cimitero dei partigiani di Genova.
«Oggi nella nostra città alla memoria di Saverio De Palo è intitolata una via nel luogo in cui ebbe i natali. Vorremmo proporre all'amministrazione comunale - si legge in una nota - di dare un significato nuovo a questa via apparentemente anonima, apponendo una lapide che in corrispondenza di quella che fu la sua abitazione ne ricordi il valore e il sacrificio per la libertà dal nazifascismo del nostro Paese».