Un giardino o una piazza di Ruvo di Puglia intitolate a Norma Cossetto e a tutte le donne vittime di violenza
La proposta presentata in una mozione consiliare da parte dei consiglieri comunali di opposizione
mercoledì 19 ottobre 2022
13.07
Un giardino o una piazza di Ruvo di Puglia intitolate a Norma Cossetto e a tutte le donne vittime di violenze. La proposta, sotto forma di mozione consiliare, arriva dai consiglieri comunali di opposizione. Prima firmataria è Mariatiziana Rutigliani.
Il 9 dicembre 2005 Norma Cossetto fu insignita della Medaglia d'oro al merito civile da parte del Presidente della Repubblica Italiana, con la seguente motivazione: "Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 - Villa Surani (Istria)".
Figlia di un funzionario locale del Partito Nazionale Fascista, Norma Cossetto si diplomò presso il Regio Liceo Vittorio Emanuele III di Gorizia, per poi iscriversi al corso di lettere e filosofia dell'Università di Padova. Nell'estate 1943 stava preparando la tesi di laurea intitolata Istria Rossa (il rosso del titolo è relativo alla terra ricca di bauxite dell'Istria). Nello stesso anno la giovane fu arrestata da un gruppo di partigiani jugoslavi e italiani che razziò l'abitazione dei Cossetto. Trasferita presso la scuola di Antignana, adattata a carcere, la giovane fu tenuta separata dagli altri prigionieri e sottoposta a sevizie e stupri dai suoi carcerieri, che abusarono di lei mentre veniva tenuta legata su un tavolo. La notte tra il 4 e 5 ottobre tutti i prigionieri legati con fili di ferro furono condotti a forza a piedi fino a Villa Surani. Ancora vivi, furono gettati in una foiba nelle vicinanze. Le tre donne presenti nel gruppo subirono nuovamente violenze sessuali sul posto prima di essere gettate a loro volta nella foiba.
Per i consiglieri di centrodestra, Norma Cossetto «incarna il sacrificio di tantissime donne che ancora oggi sono vittime di violenza, discriminazione, sopraffazione e che nella nostra città non esiste un luogo intitolato a sua memoria». Nella mozione presentata in consiglio comunale la proposta è di impegnare «il Sindaco e la giunta ad avviare le procedure affinchè si proceda ad intitolare un luogo della nostra città ( via,piazza,giardino,aula presso una scuola o ufficio pubblico) a Norma Cossetto e a tutte le donne vittime di violenza».
Il 9 dicembre 2005 Norma Cossetto fu insignita della Medaglia d'oro al merito civile da parte del Presidente della Repubblica Italiana, con la seguente motivazione: "Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 - Villa Surani (Istria)".
Figlia di un funzionario locale del Partito Nazionale Fascista, Norma Cossetto si diplomò presso il Regio Liceo Vittorio Emanuele III di Gorizia, per poi iscriversi al corso di lettere e filosofia dell'Università di Padova. Nell'estate 1943 stava preparando la tesi di laurea intitolata Istria Rossa (il rosso del titolo è relativo alla terra ricca di bauxite dell'Istria). Nello stesso anno la giovane fu arrestata da un gruppo di partigiani jugoslavi e italiani che razziò l'abitazione dei Cossetto. Trasferita presso la scuola di Antignana, adattata a carcere, la giovane fu tenuta separata dagli altri prigionieri e sottoposta a sevizie e stupri dai suoi carcerieri, che abusarono di lei mentre veniva tenuta legata su un tavolo. La notte tra il 4 e 5 ottobre tutti i prigionieri legati con fili di ferro furono condotti a forza a piedi fino a Villa Surani. Ancora vivi, furono gettati in una foiba nelle vicinanze. Le tre donne presenti nel gruppo subirono nuovamente violenze sessuali sul posto prima di essere gettate a loro volta nella foiba.
Per i consiglieri di centrodestra, Norma Cossetto «incarna il sacrificio di tantissime donne che ancora oggi sono vittime di violenza, discriminazione, sopraffazione e che nella nostra città non esiste un luogo intitolato a sua memoria». Nella mozione presentata in consiglio comunale la proposta è di impegnare «il Sindaco e la giunta ad avviare le procedure affinchè si proceda ad intitolare un luogo della nostra città ( via,piazza,giardino,aula presso una scuola o ufficio pubblico) a Norma Cossetto e a tutte le donne vittime di violenza».