Turismo, 300 mila euro per il progetto Puglia Imperiale
Nel progetto ammesso dal Mibac c'è anche Ruvo
lunedì 23 gennaio 2017
Trecentomila euro per il progetto "Illuminiamo la Puglia Imperiale. Viaggio nelle terre di Federico II tra storia miti e leggende". Il progetto si è classificato al quinto posto - tra i 19 ammessi - al bando del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e coinvolge 13 comuni dell'area "turisticamente rilevante" denominata Puglia Imperiale, compreso il comune di Ruvo.
I Comuni interessati, con capofila Corato, sono Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Margherita di Savoia, Minervino Murge, Ruvo, San Ferdinando, Spinazzola, Terlizzi, Trani e Trinitapoli, che insieme rappresentano un tessuto identitario, culturale, storico e paesaggistico, con forti tratti di omogeneità, con una consolidata esperienza pluriennale di progetti integrati condivisi "dal basso", nella quale si concentrano numerosi attrattori culturali di valore straordinario.
Le risorse che arriveranno dal ministero finanzieranno la progettazione di iniziative su scala extracomunale. Puglia Imperiale, non a caso, mette in sinergia realtà territoriali che, in termini di sviluppo turistico-culturale, gravitano attorno al Castel del Monte. Quindi l'idea di fondo è sempre quella di creare un'offerta turistica non di una sola città, ma di un territorio più vasto che abbia come riferimento proprio il Castel del Monte e l'epoca storica federiciana. Quei 300 mila euro, insomma, dovranno essere spesi per progettare infrastrutture e iniziative che creino un unico sistema turistico tra le città di Puglia Imperiale coinvolte.
Fra gli interventi previsti, quelli di coordinare e integrare i servizi di fruizione nuovi o già esistenti, migliorandone la programmazione, aumentandone la qualità, favorendone la conoscenza interna ed esterna, per orientare più efficacemente gli sforzi degli operatori verso il conseguimento della migliore esperienza globale del turista. Si lavorerà per aumentare la brand identity dell'area di "attrazione strategica": agendo sul senso di appartenenza delle comunità coinvolte, per aumentare l'affetto territoriale e favorire il posizionamento competitivo della destinazione e il suo inserimento nei circuiti turistici internazionali.
Ora si procederà con la "cabina di regia unica", partecipata da tutti i Comuni aderenti e dai principali soggetti territoriali titolari delle funzioni di conservazione, fruizione e promozione del patrimonio territoriale locale.
I Comuni interessati, con capofila Corato, sono Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Margherita di Savoia, Minervino Murge, Ruvo, San Ferdinando, Spinazzola, Terlizzi, Trani e Trinitapoli, che insieme rappresentano un tessuto identitario, culturale, storico e paesaggistico, con forti tratti di omogeneità, con una consolidata esperienza pluriennale di progetti integrati condivisi "dal basso", nella quale si concentrano numerosi attrattori culturali di valore straordinario.
Le risorse che arriveranno dal ministero finanzieranno la progettazione di iniziative su scala extracomunale. Puglia Imperiale, non a caso, mette in sinergia realtà territoriali che, in termini di sviluppo turistico-culturale, gravitano attorno al Castel del Monte. Quindi l'idea di fondo è sempre quella di creare un'offerta turistica non di una sola città, ma di un territorio più vasto che abbia come riferimento proprio il Castel del Monte e l'epoca storica federiciana. Quei 300 mila euro, insomma, dovranno essere spesi per progettare infrastrutture e iniziative che creino un unico sistema turistico tra le città di Puglia Imperiale coinvolte.
Fra gli interventi previsti, quelli di coordinare e integrare i servizi di fruizione nuovi o già esistenti, migliorandone la programmazione, aumentandone la qualità, favorendone la conoscenza interna ed esterna, per orientare più efficacemente gli sforzi degli operatori verso il conseguimento della migliore esperienza globale del turista. Si lavorerà per aumentare la brand identity dell'area di "attrazione strategica": agendo sul senso di appartenenza delle comunità coinvolte, per aumentare l'affetto territoriale e favorire il posizionamento competitivo della destinazione e il suo inserimento nei circuiti turistici internazionali.
Ora si procederà con la "cabina di regia unica", partecipata da tutti i Comuni aderenti e dai principali soggetti territoriali titolari delle funzioni di conservazione, fruizione e promozione del patrimonio territoriale locale.