Troppi fedeli in chiesa, i vigili interrompono la Novena ai Santi Medici
Da oggi celebrazioni a porte chiuse trasmesse solo in diretta tv
mercoledì 23 settembre 2020
14.12
Momenti di concitazione ieri sera all'interno della Chiesa dei Santi Medici mentre si celebrava la Novena di preparazione per la solenne festa dei Santi Cosma e Damiano del prossimo 26 settembre.
Si era appena concluso il momento del rito della Comunione, durante la santa messa, quando gli agenti della polizia locale, nell'esercizio della loro attività di controllo del territorio e del rispetto delle norme di sicurezza anti contagio da Coronavirus, sono entrati in chiesa appurandone l'eccessivo affollamento.
Fra lo stupore dei fedeli, sfociato anche in alcuni atteggiamenti di irriverenza, fermo e deciso l'intervento di don Giuseppe Germinario, rettore della Chiesa dei Santi Medici, che ha fatto appello alla responsabilità e al rispetto delle forze di polizia, «intervenute sul posto per giustificato motivo, stanno solo facendo il loro dovere. Vi avevo avvisati prima della Messa, non ci sono scusanti» - le parole del parroco che aveva già cercato di contenere l'affluenza in chiesa.
Diversi minuti di sospensione per la celebrazione eucaristica durante i quali don Giuseppe ha interloquito con le forze dell'ordine che hanno poi concesso di portare a termine la liturgia.
«Non penso di fare del male nè io, nè chi fa il suo dovere nel prendere alcune posizioni - le parole di don Giuseppe al termine della Messa, con riferimento all'accaduto e allo sdegno di alcuni fedeli nei confronti delle forze dell'ordine - una simile superbia è riprovevole dopo aver ricevuto la Santa Comunione».
Ma l'episodio ha avuto le sue conseguenze: la decisione di celebrare, a partire da oggi, tutte le celebrazioni a porte chiuse, trasmesse solo in diretta tv.
In Chiesa si potrà accedere fino ad esaurimento dei pochi posti disponibili.
Si era appena concluso il momento del rito della Comunione, durante la santa messa, quando gli agenti della polizia locale, nell'esercizio della loro attività di controllo del territorio e del rispetto delle norme di sicurezza anti contagio da Coronavirus, sono entrati in chiesa appurandone l'eccessivo affollamento.
Fra lo stupore dei fedeli, sfociato anche in alcuni atteggiamenti di irriverenza, fermo e deciso l'intervento di don Giuseppe Germinario, rettore della Chiesa dei Santi Medici, che ha fatto appello alla responsabilità e al rispetto delle forze di polizia, «intervenute sul posto per giustificato motivo, stanno solo facendo il loro dovere. Vi avevo avvisati prima della Messa, non ci sono scusanti» - le parole del parroco che aveva già cercato di contenere l'affluenza in chiesa.
Diversi minuti di sospensione per la celebrazione eucaristica durante i quali don Giuseppe ha interloquito con le forze dell'ordine che hanno poi concesso di portare a termine la liturgia.
«Non penso di fare del male nè io, nè chi fa il suo dovere nel prendere alcune posizioni - le parole di don Giuseppe al termine della Messa, con riferimento all'accaduto e allo sdegno di alcuni fedeli nei confronti delle forze dell'ordine - una simile superbia è riprovevole dopo aver ricevuto la Santa Comunione».
Ma l'episodio ha avuto le sue conseguenze: la decisione di celebrare, a partire da oggi, tutte le celebrazioni a porte chiuse, trasmesse solo in diretta tv.
In Chiesa si potrà accedere fino ad esaurimento dei pochi posti disponibili.
Dopo la messa la Chiesa resterà aperta al culto per la preghiera personale dei fedeli, sempre nel rispetto delle norme ormai note.
«La Novena sarà trasmessa in diretta tv su canale 18, la chiesa resterà chiusa. - annuncia il rettore - Sarò io in persona a presidiare le porte, come un medico interviene in prima persona per curare, perchè qui c'è di mezzo la salute di ognuno di noi, dell'intera comunità».
Si attendono provvedimenti circa i solenni festeggiamenti del 26 settembre che prevede la solenne celebrazione eucaristica delle ore 11.00 presieduta dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia.
«La Novena sarà trasmessa in diretta tv su canale 18, la chiesa resterà chiusa. - annuncia il rettore - Sarò io in persona a presidiare le porte, come un medico interviene in prima persona per curare, perchè qui c'è di mezzo la salute di ognuno di noi, dell'intera comunità».
Si attendono provvedimenti circa i solenni festeggiamenti del 26 settembre che prevede la solenne celebrazione eucaristica delle ore 11.00 presieduta dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia.