Trentacinque anni fa l'arrivo in Diocesi di Don Tonino Bello
Il 21 novembre 1982 don Tonino Bello fece il suo ingresso nella Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi per la prima volta.
martedì 21 novembre 2017
14.50
Ci sono date scolpite nella memoria collettiva che segnano irrimediabilmente la storia di una città e, a distanza di anni, entrano anche nella Storia, quella con la esse maiuscola.
Il 21 novembre è una di queste.
Il 21 novembre 1982, infatti, don Tonino Bello fece il suo ingresso nella Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi per la prima volta. E' il primo incontro con un popolo che si innamorerà del suo Pastore all'istante.
Trentacinque anni sono passati da allora e del prete di Alessano, prossimo alla Santificazione, in città è vivo il ricordo più che mai.
Nelle foto e nelle immagini immancabili in ogni casa, nelle omelie dei parroci alla Domenica, nella Casa a lui dedicata dove la Caritas dà ristoro e un tetto a chi è in difficoltà, in una scuola professionale a lui dedicata che è anche polo della legalità sul territorio.
La storia tra don Tonino e la "sua" Diocesi era iniziata, tuttavia, qualche mese prima. Era il 10 agosto 1982 quando fu eletto Vescovo di Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi. Oltre un mese dopo, esattamente il 30 settembre, lo divenne anche per Ruvo di Puglia.
Nelle Chiese il 19 settembre 1982 arrivò una lettera. A sua firma.
«Il Signore mi manda in mezzo a voi perché mi metta a camminare alla Sua sequela, cadenzando il mio passo col vostro, che so agile e spedito. Sulla via ci aiuteremo a vicenda. Spartiremo il pane e la tenda. Anzi, faremo in modo che la nostra tenda e il nostro pane siano disponibili per quanti, dispersi o sbandati, incontreremo nel viaggio. Ancora non conosco i vostri volti, però stringo egualmente la mano di tutti, non solo di voi credenti, ma anche di coloro che, pur non condividendo le nostre speranze cristiane, sperimentano come noi la durezza della strada e si impegnano perché la loro vita e quella degli altri sia più degna dell'uomo. Ma non è già questa una speranza cristiana?» (passi tratti dal sito postulazionedontonino.it).
Il 21 novembre è una di queste.
Il 21 novembre 1982, infatti, don Tonino Bello fece il suo ingresso nella Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi per la prima volta. E' il primo incontro con un popolo che si innamorerà del suo Pastore all'istante.
Trentacinque anni sono passati da allora e del prete di Alessano, prossimo alla Santificazione, in città è vivo il ricordo più che mai.
Nelle foto e nelle immagini immancabili in ogni casa, nelle omelie dei parroci alla Domenica, nella Casa a lui dedicata dove la Caritas dà ristoro e un tetto a chi è in difficoltà, in una scuola professionale a lui dedicata che è anche polo della legalità sul territorio.
La storia tra don Tonino e la "sua" Diocesi era iniziata, tuttavia, qualche mese prima. Era il 10 agosto 1982 quando fu eletto Vescovo di Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi. Oltre un mese dopo, esattamente il 30 settembre, lo divenne anche per Ruvo di Puglia.
Nelle Chiese il 19 settembre 1982 arrivò una lettera. A sua firma.
«Il Signore mi manda in mezzo a voi perché mi metta a camminare alla Sua sequela, cadenzando il mio passo col vostro, che so agile e spedito. Sulla via ci aiuteremo a vicenda. Spartiremo il pane e la tenda. Anzi, faremo in modo che la nostra tenda e il nostro pane siano disponibili per quanti, dispersi o sbandati, incontreremo nel viaggio. Ancora non conosco i vostri volti, però stringo egualmente la mano di tutti, non solo di voi credenti, ma anche di coloro che, pur non condividendo le nostre speranze cristiane, sperimentano come noi la durezza della strada e si impegnano perché la loro vita e quella degli altri sia più degna dell'uomo. Ma non è già questa una speranza cristiana?» (passi tratti dal sito postulazionedontonino.it).