Trent'anni fa un altro scontro fra due treni sulla stessa linea Bari Nord
Non è vero che l'incidente dell'altro ieri è il primo caso
giovedì 14 luglio 2016
7.40
Non è vero che sulla linea Bari Nord gestita oggi da Ferrotranviaria Spa non si erano mai verificati incidenti precedenti a quello dell'altro ieri. Nel dicembre 1986 avvenne un altro impatto frontale tra due vagoni in arrivo sul secondo binario mentre un altro vagone era fermo. Quella che trent'anni fa veniva chiamata la Barletta-Bari fu al centro di un incidente che per puro caso non sfociò in tragedia ma comunque causò ben 34 feriti fra i passeggeri in seguito al tamponamento tra i due convogli della Bari–Nord. Tra i feriti molti andriesi tra i quali ancora oggi, a distanza di trent'anni da allora, emerge drammatico il ricordo di quella brutta esperienza.
Tra quei passeggeri anche l'allora venticinquenne andriese Daniela Recchia, rimasta ferita nell'incidente, che oggi ricorda quei momenti indimenticabili di panico collettivo e ne parla con il Presidente di "Io Ci Sono!", Savino Montaruli il quale ha estratto dal proprio archivio storico personale un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno – Gazzetta di Puglia – Corriere delle Puglie di giovedì 11 dicembre 1986 che scrisse dell'incidente.
La signora Recchia racconta e scrive sulla sua bacheca: "quel giorno ero sul treno della Bari - Nord con mia madre per recarmi a Bari. Ci schiantammo a tutta velocità contro un vagone fermo in stazione. Per fortuna, fermo. Non ci furono morti, penso, proprio perché l'altro treno era fermo. Ma tanti, tanti feriti, (alcuni gravi) me compresa, anche se io me la cavai con un taglio sulla fronte e un ginocchio gonfissimo. Ma allora non c'era Internet e la cosa venne messa a tacere. Mai avuto nemmeno un biglietto di scuse, mai saputo perché accadde, mai avuto una spiegazione. Mi sono portata dietro per anni uno shock postraumatico, perché non si può immaginare quello che si prova in quei momenti, né si può descrivere. Ma non sono un po' troppi due incidenti del genere????"
Quella di Daniela è una domanda lecita che anche gli inquirenti in queste ore, in questo momento si stanno ponendo e siamo certi, anche noi di "Io Ci Sono!", che quella domanda avrà subito una risposta chiara e precisa.
Allora non venne aperta neanche un inchiesta e che ci risulti neanche un inchiesta interna o almeno non se ne ebbe notizia.
Tra quei passeggeri anche l'allora venticinquenne andriese Daniela Recchia, rimasta ferita nell'incidente, che oggi ricorda quei momenti indimenticabili di panico collettivo e ne parla con il Presidente di "Io Ci Sono!", Savino Montaruli il quale ha estratto dal proprio archivio storico personale un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno – Gazzetta di Puglia – Corriere delle Puglie di giovedì 11 dicembre 1986 che scrisse dell'incidente.
La signora Recchia racconta e scrive sulla sua bacheca: "quel giorno ero sul treno della Bari - Nord con mia madre per recarmi a Bari. Ci schiantammo a tutta velocità contro un vagone fermo in stazione. Per fortuna, fermo. Non ci furono morti, penso, proprio perché l'altro treno era fermo. Ma tanti, tanti feriti, (alcuni gravi) me compresa, anche se io me la cavai con un taglio sulla fronte e un ginocchio gonfissimo. Ma allora non c'era Internet e la cosa venne messa a tacere. Mai avuto nemmeno un biglietto di scuse, mai saputo perché accadde, mai avuto una spiegazione. Mi sono portata dietro per anni uno shock postraumatico, perché non si può immaginare quello che si prova in quei momenti, né si può descrivere. Ma non sono un po' troppi due incidenti del genere????"
Quella di Daniela è una domanda lecita che anche gli inquirenti in queste ore, in questo momento si stanno ponendo e siamo certi, anche noi di "Io Ci Sono!", che quella domanda avrà subito una risposta chiara e precisa.
Allora non venne aperta neanche un inchiesta e che ci risulti neanche un inchiesta interna o almeno non se ne ebbe notizia.