Tornato il riciclo dei regali di Natale per un pugliese su tre
Il dato emerso dall'analisi di Coldiretti
lunedì 26 dicembre 2022
9.25
Complice il caro prezzi un pugliese su tre (33%) ricicla quest'anno i regali indesiderati ricevuti nei mesi passati in occasione di onomastici, anniversari, ricorrenze e compleanni. È quanto emerge dal sondaggio di Coldiretti Puglia condotto sul sito puglia.coldiretti.it che evidenzia il ritorno di un'abitudine che quest'anno si fa più forte a causa dell'aumento delle bollette energetiche e dell'inflazione che pesano sulle famiglie costrette a fare i conti con costi fuori controllo, con la rinuncia all'acquisto dei regali natalizi per parenti e amici.
Se il 33% dei pugliesi ammette di fare ricorso al riciclo dei regali, ma mai agli amici quanto piuttosto ai parenti – aggiunge Coldiretti Puglia - il 67% si dichiara contrario ritenendola una pratica ingiusta. Si tratta in realtà, ai tempi dell'inflazione stellare causata dagli effetti della guerra in Ucraina di una sorta di economia circolare domestica che – sottolinea la Coldiretti regionale – ottimizza le risorse disponibili, donando una seconda vita ai prodotti.
Certamente tra i doni riciclati nel 2022 non ci sono mai prodotti enogastronomici, perché l'inflazione balzata del 13,6% sui beni alimentari – aggiunge Coldiretti Puglia – rende soprattutto vino e olio extravergine di oliva molto preziosi, mentre sotto l'albero grava l'incognita riciclo per i capi di abbigliamento, i prodotti per la casa o quelli tecnologici.
Con il boom dei regali utili in ben quattro case su dieci (39%) trovano spazio sotto l'albero, invece, i cesti enogastronomici con una varietà di scelta per tutti i gusti e per tutte le tasche, dal patriottico al low cost, dal beauty al lusso, senza dimenticare la solidarietà. Un successo – spiega Coldiretti - spinto dalla tendenza al regalo utile, magari da usare subito per imbandire le tavole delle feste proprie o di per parenti e amici. I cesti più gettonati sono comunque – conclude la Coldiretti – quelli tradizionali dove accanto agli immancabili spumante e panettone non possono mancare le lenticchie, l'olio extravergine di oliva e il cotechino e lo zampone, ma la tendenza è verso la personalizzazione con cesti fai da te a tema con i prezzi che variano notevolmente, ma normalmente oscillano da un minimo di 20 euro sino a superare i 200 euro per quello con specialità più ricercate ed esclusive.
Se il 33% dei pugliesi ammette di fare ricorso al riciclo dei regali, ma mai agli amici quanto piuttosto ai parenti – aggiunge Coldiretti Puglia - il 67% si dichiara contrario ritenendola una pratica ingiusta. Si tratta in realtà, ai tempi dell'inflazione stellare causata dagli effetti della guerra in Ucraina di una sorta di economia circolare domestica che – sottolinea la Coldiretti regionale – ottimizza le risorse disponibili, donando una seconda vita ai prodotti.
Certamente tra i doni riciclati nel 2022 non ci sono mai prodotti enogastronomici, perché l'inflazione balzata del 13,6% sui beni alimentari – aggiunge Coldiretti Puglia – rende soprattutto vino e olio extravergine di oliva molto preziosi, mentre sotto l'albero grava l'incognita riciclo per i capi di abbigliamento, i prodotti per la casa o quelli tecnologici.
Con il boom dei regali utili in ben quattro case su dieci (39%) trovano spazio sotto l'albero, invece, i cesti enogastronomici con una varietà di scelta per tutti i gusti e per tutte le tasche, dal patriottico al low cost, dal beauty al lusso, senza dimenticare la solidarietà. Un successo – spiega Coldiretti - spinto dalla tendenza al regalo utile, magari da usare subito per imbandire le tavole delle feste proprie o di per parenti e amici. I cesti più gettonati sono comunque – conclude la Coldiretti – quelli tradizionali dove accanto agli immancabili spumante e panettone non possono mancare le lenticchie, l'olio extravergine di oliva e il cotechino e lo zampone, ma la tendenza è verso la personalizzazione con cesti fai da te a tema con i prezzi che variano notevolmente, ma normalmente oscillano da un minimo di 20 euro sino a superare i 200 euro per quello con specialità più ricercate ed esclusive.