Ti cucino. Tradizione in mano al futuro
PraticaMente Ciofs mette in campo gli studenti, con un successo inaspettato
giovedì 29 novembre 2018
10.50
Tra i vari progetti vincitori di Apriti Ruvo ce n'è uno che spicca vivacemente. Si sa, l'aspetto culinario non è da sottovalutare. E il buon cibo è sempre una grande attrattiva. Ma non è solo questo che porta la gente a visitare e a fermarsi a "Ti cucino". In via Modesti, al numero 51, ogni giorno c'è una sorpresa.
Un piatto diverso ogni giorno, genuinità, un buon bicchiere di vino rosso e alimenti a chilometro zero sono il segreto del successo di questo posto.
Valore aggiunto un gruppo nutrito di ragazzi dai 15 ai 18 anni, studenti del Ciofs di Ruvo di Puglia, che si cimentano in cucina sotto la supervisione del docente e cuoco Luca Cappelluti.
Pochi ma buoni elementi che fanno casa.
I carboni nel braciere, il fuoco sempre acceso, giovani ragazzi che si prodigano e che si mettono alla prova. E' tutto nelle loro mani, o così sembra. Cucinano, servono, parlano con i clienti, sorridono e reprimono le scaramucce tra di loro. Incassano e compilano ricevute; fanno quadrare i conti.
Quella di ApritiRuvo è una opportunità per mettersi in gioco e mettersi alla prova: catapultati nel mondo degli adulti, al quale gli adolescenti fortemente anelano, ecco questo manipolo di ragazzini che si sentono grandi.
L'attaccamento al locale, alla cucina, al lavoro che fanno quotidianamente, li galvanizza e li rende orgogliosi. E la stanchezza viene schiacciata dall'entusiasmo di questa avventura a tempo determinato.
ApritiRuvo, aprendo le porte alle associazioni, non ha semplicemente innescato un percorso di rivitalizzazione del centro storico, non ha meramente dato la possibilità ai cittadini e ai turisti di passeggiare, curiosare e degustare. ApritiRuvo ha dato una reale possibilità di conoscenza e di crescita, ha permesso a moltissimi di mettersi in gioco. Ha reso la disponibilità una opportunità, mettendo in mano alle persone i mezzi necessari per realizzare i propri sogni.
E per gli scettici e i materialisti, per chi non si fa incantare dalla magia del Natale, diventa difficile dubitare che in atto ci sia un piccolo miracolo fatto dalle persone per le persone.
Un piatto diverso ogni giorno, genuinità, un buon bicchiere di vino rosso e alimenti a chilometro zero sono il segreto del successo di questo posto.
Valore aggiunto un gruppo nutrito di ragazzi dai 15 ai 18 anni, studenti del Ciofs di Ruvo di Puglia, che si cimentano in cucina sotto la supervisione del docente e cuoco Luca Cappelluti.
Pochi ma buoni elementi che fanno casa.
I carboni nel braciere, il fuoco sempre acceso, giovani ragazzi che si prodigano e che si mettono alla prova. E' tutto nelle loro mani, o così sembra. Cucinano, servono, parlano con i clienti, sorridono e reprimono le scaramucce tra di loro. Incassano e compilano ricevute; fanno quadrare i conti.
Quella di ApritiRuvo è una opportunità per mettersi in gioco e mettersi alla prova: catapultati nel mondo degli adulti, al quale gli adolescenti fortemente anelano, ecco questo manipolo di ragazzini che si sentono grandi.
L'attaccamento al locale, alla cucina, al lavoro che fanno quotidianamente, li galvanizza e li rende orgogliosi. E la stanchezza viene schiacciata dall'entusiasmo di questa avventura a tempo determinato.
ApritiRuvo, aprendo le porte alle associazioni, non ha semplicemente innescato un percorso di rivitalizzazione del centro storico, non ha meramente dato la possibilità ai cittadini e ai turisti di passeggiare, curiosare e degustare. ApritiRuvo ha dato una reale possibilità di conoscenza e di crescita, ha permesso a moltissimi di mettersi in gioco. Ha reso la disponibilità una opportunità, mettendo in mano alle persone i mezzi necessari per realizzare i propri sogni.
E per gli scettici e i materialisti, per chi non si fa incantare dalla magia del Natale, diventa difficile dubitare che in atto ci sia un piccolo miracolo fatto dalle persone per le persone.