Tante le donazioni all'Emporio solidale Legàmi: «Un vero e proprio regalo di Natale»

L'emporio è nato in piena pandemia per garantire sostegno alimentare ai ruvesi in difficoltà

domenica 27 dicembre 2020
«È un vero e proprio regalo di Natale, la donazione apparsa sul conto corrente della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, destinata all'emporio Legàmi di Ruvo di Puglia. È pari a 1200 euro la donazione da parte di un imprenditore della città che si aggiunge alle numerose donazioni economiche per un valore di 21.800 euro di cui, 11.300 euro da singoli donatori e 10.500 euro stanziati dal Comune di Ruvo di Puglia, redistribuiti in buoni spesa, per interventi emergenziali e nell'acquisto di derrate alimentari per il periodo natalizio». Così il messaggio di stupore e ringraziamento dell'Emporio solidale Legàmi di Ruvo di Puglia, nato in piena pandemia per garantire sostegno alimentare ai cittadini in difficoltà.

«A queste somme - continua l'ente solidale - si aggiungono viveri e beni di prima necessità donati da tante aziende, associazioni, famiglie, singoli cittadini, dal primo giorno che l'emporio ha aperto le porte alla città. Un ingente quantitativo di viveri raccolti in questi mesi di pandemia ha superato e stracciato tutti i dati degli anni precedenti, a tal punto da far registrare un aumento pari a 16 tonnellate, in confronto ad una media di 7 tonnellate annue, frutto di raccolte e donazioni private, in tempi normali.

Raccontare questi dati non ci conforta, anzi ci inquieta ancora di più, in quanto ad una forte risposta solidale, quasi certa da parte della popolazione ruvese, si contrappone una enorme domanda di aiuto, acutizzata dalla pandemia, che ha coinvolto tante nuove famiglie.

L'emporio solidale Legàmi è nato nel mezzo della pandemia come luogo di primo soccorso alimentare, supportando il prezioso lavoro di ascolto delle 8 parrocchie della città, che da sempre, premurosamente e responsabilmente, hanno accolto tutte le richieste di aiuto, accompagnando tanti nel loro percorso di autodeterminazione e questo sarà l'auspicio dell'emporio, definito dagli organizzatori "luogo di rinascita", da cui ripartire, in cui tutti siano responsabili degli altri oltre che delle proprie azioni e diventino sentinelle di legalità ma in particolare promotori di una storia nuova, senza retorica e utopie, ma intrisa di umanità e rispetto per tutti».