"Taborre e Maddalena, del raccontar mangiando". La storia di u amore e di un pasto
Stasera alle 21.00 largo Annunziata
giovedì 27 luglio 2017
7.18
Nella caratteristica cornice di Largo Annunziata, nel cuore di Ruvo a due passi dalla Cattedrale, stasera, alle 21.00, si va in scena. Kuziba teatro per il programma estivo Relazioni porta in piazza la rassegna teatrale "Vedo laggiù il mare"
Raccontare storie è necessità profonda dell'essere umano. Dare forma di storia all'esperienza vissuta per comprendere e dare ordine a quanto accade, per conservarne la memoria. "La storia di Taborre e Maddalena, del raccontar mangiando" è di (e con) Enrico Messina e con Mirko Lodedo.
Lo spettacolo narra la storia di due giovani che fuggono dal loro impossibile amore e trovano rifugio in una radura del Gargano, presso la casa di un vecchio pastore costruita "intorno" al suo letto, scavato dentro un albero di pere. Nell'incontro silenzioso dei tre, l'uomo offre ai due ragazzi un frutto poi, piantati i semi raccolti per tutta la sua vita, comincia la narrazione...
Il lavoro teatrale nasce dall'incontro di un attore e un musicista che, intorno ad una tavola imbandita, hanno cominciato a raccontarsi. Perché così nascono le storie: con i suoni e le parole semplici di chi si ritrova a condividere un pasto.
Dopo la prima serata in piazzetta Turati dello scorso venerdì, si punta ad animare uno spazio, questa volta proprio nel centro storico, che diventerà scenografia di una narrazione teatrale e luogo abitato da chi vorrà esserci.
Raccontare storie è necessità profonda dell'essere umano. Dare forma di storia all'esperienza vissuta per comprendere e dare ordine a quanto accade, per conservarne la memoria. "La storia di Taborre e Maddalena, del raccontar mangiando" è di (e con) Enrico Messina e con Mirko Lodedo.
Lo spettacolo narra la storia di due giovani che fuggono dal loro impossibile amore e trovano rifugio in una radura del Gargano, presso la casa di un vecchio pastore costruita "intorno" al suo letto, scavato dentro un albero di pere. Nell'incontro silenzioso dei tre, l'uomo offre ai due ragazzi un frutto poi, piantati i semi raccolti per tutta la sua vita, comincia la narrazione...
Il lavoro teatrale nasce dall'incontro di un attore e un musicista che, intorno ad una tavola imbandita, hanno cominciato a raccontarsi. Perché così nascono le storie: con i suoni e le parole semplici di chi si ritrova a condividere un pasto.
Dopo la prima serata in piazzetta Turati dello scorso venerdì, si punta ad animare uno spazio, questa volta proprio nel centro storico, che diventerà scenografia di una narrazione teatrale e luogo abitato da chi vorrà esserci.