Suicidi nelle forze dell'ordine, un convegno per fare luce sul disagio
Appuntamento per sabato 25 marzo alle 19.00 presso il Museo del Libro Casa
giovedì 23 marzo 2023
12.25
Sono quasi 400 gli appartenenti alle forze di polizia che si sono tolti la vita dal 2014 al 2022. Su questo tema l'associazione Gens Nova organizza un convegno che si terrà sabato 25 marzo alle 19.00 presso il Museo del Libro Casa della Cultura in Via Alcide De Gasperi 26 a Ruvo di Puglia. Interverranno il presidente nazionale di Gens Nova, avv. Antonio Maria La Scala, e la referente cittadina l'avv. Mariatiziana Rutigliani criminologa. Ci sarà pure la testimonianza straordinaria della signora Rosanna Pesce mamma del defunto agente Paolillo e Presidente dell'Associazione Diritto è Vita.
«Difficoltà, disagi economici, abuso di potere e fragilità emotiva, soggetti visti come appartenenti alle Forze di Polizia - spiega Mariatiziana Rutigliani - e dunque nell' immaginario collettivo un punto di riferimento, paladini della giustizia a tutela dei più deboli a cui non è concesso di ammalarsi di piangere di soffrire e di lamentarsi anche difronte a difficoltà familiari e professionali.Esiste un malessere diffuso legato alla inapplicabilità delle norme contro i criminali assicurati alla giustizia, alla assenza di una giustizia sociale, allo stress psicofisico dato dall'intervire in situazioni di morte, di pericolo per sé e per gli altri. Il suicidio è quindi la principale causa di morte di agenti in servizio, numeri certamente più alti atteso che spesso il suicidio può passare per un decesso di altra natura. Stress psicofisico e burn out accanto alla scarsa attenzione Istituzionale e governativa».
«Difficoltà, disagi economici, abuso di potere e fragilità emotiva, soggetti visti come appartenenti alle Forze di Polizia - spiega Mariatiziana Rutigliani - e dunque nell' immaginario collettivo un punto di riferimento, paladini della giustizia a tutela dei più deboli a cui non è concesso di ammalarsi di piangere di soffrire e di lamentarsi anche difronte a difficoltà familiari e professionali.Esiste un malessere diffuso legato alla inapplicabilità delle norme contro i criminali assicurati alla giustizia, alla assenza di una giustizia sociale, allo stress psicofisico dato dall'intervire in situazioni di morte, di pericolo per sé e per gli altri. Il suicidio è quindi la principale causa di morte di agenti in servizio, numeri certamente più alti atteso che spesso il suicidio può passare per un decesso di altra natura. Stress psicofisico e burn out accanto alla scarsa attenzione Istituzionale e governativa».