Strage treni, Castellano (Astip) a Mattarella: «Di indagine su Regione Puglia non sappiamo nulla»
La presidente dell'associazione scrive al presidente della Repubblica e al ministro Bonafede: «Controllare responsabilità a 360 gradi»
lunedì 29 ottobre 2018
10.42
Dopo l'udienza preliminare svoltasi giovedì scorso, 25 ottobre, nell'ambito del processo sul disastro ferroviario del 12 luglio 2016, sulla tratta Andria-Corato della Ferrotramviaria Spa, la presidente di Astip (Associazione Strage Treni in Puglia 12 Luglio 2016), Daniela Castellano, ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per chiedere aiuto nel far avere notizie sull'indagine in cui è coinvolta la Regione Puglia. Di seguito la lettera inviata al presidente e al ministro:
«Le scrivo, in merito all'indagine stralciata dalla Procura di Trani a quella di Bari, indagine richiesta dalla GdF già nei primi mesi dopo il terribile disastro. La stessa riguarda la Regione Puglia, e noi parenti ci chiediamo perchè ancora oggi non si sappia niente, perchè la procura di Trani non abbia potuto portare avanti l'indagine. È assurda questa divisione di responsabilità, se responsabilità esiste. Ritengo che per dare giustizia ai nostri 23 angeli si debbano controllare a 360 gradi le responsabilità, per questo è assurdo questo lungo silenzio da parte della Procura di Bari. La prego ci aiuti. Siamo stanchi e stremati, ma non possiamo arrenderci, troppi morti attendono giustizia, una giustizia sana che porti a galla tutte le colpe di chi ha portato a scontrarsi frontalmente due treni il 12 luglio 2016. Attendiamo fiduciosi una Sua celere risposta in merito».
«Le scrivo, in merito all'indagine stralciata dalla Procura di Trani a quella di Bari, indagine richiesta dalla GdF già nei primi mesi dopo il terribile disastro. La stessa riguarda la Regione Puglia, e noi parenti ci chiediamo perchè ancora oggi non si sappia niente, perchè la procura di Trani non abbia potuto portare avanti l'indagine. È assurda questa divisione di responsabilità, se responsabilità esiste. Ritengo che per dare giustizia ai nostri 23 angeli si debbano controllare a 360 gradi le responsabilità, per questo è assurdo questo lungo silenzio da parte della Procura di Bari. La prego ci aiuti. Siamo stanchi e stremati, ma non possiamo arrenderci, troppi morti attendono giustizia, una giustizia sana che porti a galla tutte le colpe di chi ha portato a scontrarsi frontalmente due treni il 12 luglio 2016. Attendiamo fiduciosi una Sua celere risposta in merito».