Storia Viva / 8 marzo - Anna Maria Valenzano: poesia e cultura nella Ruvo dell'Ottocento
Il talento poetico e letterario di una donna nascosta e dimenticata
sabato 8 marzo 2025
7.53
Nel panorama culturale della Ruvo di Puglia ottocentesca, Anna Maria Valenzano emerge come una figura di straordinaria raffinatezza intellettuale. Nata il 3 luglio 1812, fu figlia di una famiglia colta e benestante, sposò l'avvocato Paolo Manieri e insieme ebbero diversi figli, tra cui il medico Paolo Manieri. Morì la notte del 14 febbraio 1885, lasciando un segno profondo nella comunità ruvese.
Donna colta e sensibile, possedeva una memoria prodigiosa, capace di ricordare interi brani della grande poesia italiana, dai versi di Parini e Tasso fino a quelli di Leopardi. Questa sua dote la rese un punto di riferimento negli ambienti colti della città, sebbene il suo spirito riservato la tenesse lontana dalla scena pubblica.
Non solo fine conoscitrice della letteratura, Anna Maria Valenzano era anche una poetessa, capace di esprimere nei suoi versi un animo profondo e raffinato. La sua poesia trattava temi come l'amore, la famiglia e la bellezza della vita, ma rimase sempre legata alla sfera privata, condivisa probabilmente solo con i suoi cari. La scrittura per lei non era un'esibizione, ma un modo intimo per dare voce ai propri pensieri e sentimenti.
Riscoprire la sua figura significa rendere omaggio a una donna che, attraverso la poesia e la memoria, ha lasciato un'eredità intellettuale preziosa per la comunità ruvese, ma anche offrire finalmente voce a tante altre donne dimenticate del passato della città. Restituire loro il posto che meritano nella storia collettiva è un modo per riscattarne l'importanza e il valore, affinché il loro contributo non resti nell'ombra ma diventi parte viva della memoria culturale di Ruvo di Puglia.
Fonti: Rassegna Pugliese; F. Boccuzzi, Profili Ruvesi (1926).
Fonti: Rassegna Pugliese; F. Boccuzzi, Profili Ruvesi (1926).