Stop al mercato, gli ambulanti protestano: «Danno enorme che l'amministrazione comunale sarà chiamata a risarcire»

Dure le parole di CasAmbulanti e Fivap

venerdì 30 aprile 2021 12.00
«La festa del primo maggio è la festa del diritto di lavorare». Sono le parole del sindacalista degli ambulanti Savino Montaruli, tra i primi promotori dell'incontro che si è svolto nella giornata di ieri con il sindaco Chieco. Domani a Ruvo di Puglia il mercato non si svolgerà. La decisione è legata all'ordinanza del primo cittadino in ragione del numero significativo di contagi da Covid 19 nel territorio comunale.

Una decisione che non è piaciuta agli ambulanti. In particolare Montaruli - si legge nella nota diffusa da CasAmbulanti - «ha fortemente stigmatizzato l'atteggiamento dell'amministrazione comunale che addirittura ha approvato in consiglio comunale, senza alcun confronto con le categorie, una modifica del regolamento con la previsione, illegittima, della chiusura del primo maggio».

Dopo l'incontro con il sindaco e l'assessora, Montaruli ha dichiarato: «questo scivolone da parte dell'amministrazione comunale ruvese è inopportuno e francamente non ce lo aspettavamo. Un provvedimento ideologico che non ha fondamenta giuridiche, penalizzante, discriminante e neppure risolutivo della problematica relativa ai contagi. Appena siamo scesi da Palazzo di città abbiamo visto, con testimonianze inconfutabili, assembramenti di persone in più parti della città di Ruvo di Puglia senza nessun intervento dissuasivo. Se al comune di Ruvo credono di combattere la pandemia e l'emergenza sanitaria tenendo unicamente chiuso il mercato sabato primo maggio, violando la legge e il diritto di lavorare degli ambulanti, allora qualcosa, ultimamente, è andato storto oppure la contaminazione elettoralistica potrebbe aver preso il sopravvento e questo è un male, oltre a rappresentare un enorme danno mettendo l'Ente comunale a rischio ricorsi per il danno cagionato a centinaia di concessionari di posteggio nel mercato soppresso».

Alla voce di CasAmbulanti si aggiunge quella FIVAP che teme un "esodo" di acquirenti nella vicina Corato, dove il mercato settimanale del sabato si svolgerà regolarmente.

Quella del comune di Ruvo di Puglia, a detta dell'associazione di categoria, è una «decisione assolutamente deprimente e deleteria per gli ambulanti che avevano già effettuato gli approvvigionamenti in vista dello svolgimento del mercato a Ruvo il primo maggio. Un danno enorme che l'amministrazione comunale potrebbe essere chiamata a risarcire»

«Siamo amareggiati e delusi così come siamo vicini alla cittadinanza ruvese che evidentemente si sente disagiata rispetto alla vicina città di Corato che, come tutte le altre città dove il mercato si tiene il sabato, terrà il mercato aperto e dove proprio i cittadini di Ruvo si recheranno per gli acquisti in convenienza dopo quel fermo prolungato di molte settimane dovuto al decreto legge. Se il comune di Ruvo crede che questa sia la soluzione per combattere la pandemia, con gente che va e viene dagli altri comuni, allora quelli strani siamo noi» concludono dalla FIVAP.