Stop ai ricoveri in Puglia, possibili solo le urgenze
La decisione presa: In considerazione dell'ulteriore evoluzione della situazione di criticità legata al Sars Cov-2
mercoledì 17 marzo 2021
10.12
Stop ai ricoveri programmati in Puglia. Gli ospedali sono in affanno, i posti letto iniziano a scarseggiare, e la Regione corre ai ripari. Con una circolare firmata dal direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, e dall'assessore Lopalco, da ora e fino al prossimo 6 aprile possibili solo i ricoveri per le urgenze provenienti dal pronto soccorso e le situazioni che non sono procrastinabili legate a malati oncologici, non oncologici con classe di priorità A, e soggetti con malattie rare.
La decisione presa: «In considerazione dell'ulteriore evoluzione della situazione di criticità legata al Sars Cov-2» e con l'obiettivo di: «Garantire il supporto alla rete ospedaliera Covid da parte del personale sanitario in servizio presso gli ospedali No Covid». Le disposizione, si legge nella circolare, sono da ritenere temporanee: «In attesa di valutare l'andamento epidemiologico della pandemia e il conseguente impatto sui servizi sanitari».
Gli ultimi dati Agenas relativi all'occupazione dei posti letto non sono affatto buoni in Puglia, al 16 marzo risultano occupati un 34% dei posti letto di Terapia Intensiva occupata solo da Pazienti Covid−19 e una occupazione in area non critica pari al 43%.
La decisione presa: «In considerazione dell'ulteriore evoluzione della situazione di criticità legata al Sars Cov-2» e con l'obiettivo di: «Garantire il supporto alla rete ospedaliera Covid da parte del personale sanitario in servizio presso gli ospedali No Covid». Le disposizione, si legge nella circolare, sono da ritenere temporanee: «In attesa di valutare l'andamento epidemiologico della pandemia e il conseguente impatto sui servizi sanitari».
Gli ultimi dati Agenas relativi all'occupazione dei posti letto non sono affatto buoni in Puglia, al 16 marzo risultano occupati un 34% dei posti letto di Terapia Intensiva occupata solo da Pazienti Covid−19 e una occupazione in area non critica pari al 43%.