Sospesa la condotta sottomarina per gli scarichi fognari di Ruvo
La condotta doveva essere realizzata in località Torre Calderina
venerdì 4 marzo 2016
La procedura per la realizzazione di una condotta sottomarina lunga 3 Km, voluta dall'Acquedotto Pugliese per convogliare in un unico punto gli scarichi fognari di 5 città ovvero Molfetta, Bisceglie, Terlizzi, Ruvo e Corato, per un totale di oltre 60.000 tonnellate al giorno, è stata sospesa. L'opera dovrebbe avere il proprio sbocco proprio nel depuratore in località Torre Calderina.
Lo annunciano gli attivisti del Movimento 5 Stelle. "Sono stati tre anni in cui abbiamo fatto di tutto per informare i cittadini di quanto stava accadendo. Abbiamo presentato istanze al Sindaco, inoltrato richieste di accesso agli atti, organizzato incontri anche con i nostri consiglieri regionali (presente anche il Sindaco Natalicchio), prelevato campioni di acqua di scarico fatti poi analizzare, presentato emendamenti (tramite i nostri parlamentari) per l'istituzione dell'oasi protetta, partecipato a conferenze sull'argomento, organizzato banchetti dove abbiamo proiettato video sullo stato dello scarico, scritto alle Autorità competenti, formulato osservazioni nelle sedi opportune", spiegano. Insomma un risultato che andrebbe ascritto unicamente al lavoro dei "Grillini" .
"Noi diciamo da tre anni che in primo luogo il depuratore deve depurare e non scaricare le acque luride in mare così come vengono raccolte. Una volta che l'impianto produce acqua pulita, è stupido poi buttarla via quando può essere recuperata e messa gratuitamente a disposizione degli agricoltori".
Secondo il Movimento 5 Stelle, qualora il progetto per la condotta andasse in porto, "Si riuscirebbe così nella fantastica impresa di distruggere in un sol colpo l'habitat naturale sia dell'oasi di Torre Calderina che del mare antistante la nostra costa. Per inciso, i depuratori interessati non funzionano correttamente e la realizzazione della condotta costerebbe alcune decine di milioni di euro di soldi pubblici".
Lo annunciano gli attivisti del Movimento 5 Stelle. "Sono stati tre anni in cui abbiamo fatto di tutto per informare i cittadini di quanto stava accadendo. Abbiamo presentato istanze al Sindaco, inoltrato richieste di accesso agli atti, organizzato incontri anche con i nostri consiglieri regionali (presente anche il Sindaco Natalicchio), prelevato campioni di acqua di scarico fatti poi analizzare, presentato emendamenti (tramite i nostri parlamentari) per l'istituzione dell'oasi protetta, partecipato a conferenze sull'argomento, organizzato banchetti dove abbiamo proiettato video sullo stato dello scarico, scritto alle Autorità competenti, formulato osservazioni nelle sedi opportune", spiegano. Insomma un risultato che andrebbe ascritto unicamente al lavoro dei "Grillini" .
"Noi diciamo da tre anni che in primo luogo il depuratore deve depurare e non scaricare le acque luride in mare così come vengono raccolte. Una volta che l'impianto produce acqua pulita, è stupido poi buttarla via quando può essere recuperata e messa gratuitamente a disposizione degli agricoltori".
Secondo il Movimento 5 Stelle, qualora il progetto per la condotta andasse in porto, "Si riuscirebbe così nella fantastica impresa di distruggere in un sol colpo l'habitat naturale sia dell'oasi di Torre Calderina che del mare antistante la nostra costa. Per inciso, i depuratori interessati non funzionano correttamente e la realizzazione della condotta costerebbe alcune decine di milioni di euro di soldi pubblici".