Si conclude il Talos Festival 2024: un viaggio di musica e festa nel cuore di Ruvo di Puglia
Performance straordinarie e pubblico protagonista per tre giorni di energia tra concerti, danza e sperimentazione artistica
lunedì 9 settembre 2024
9.14
Si è conclusa ieri, domenica 8 settembre, la nuova edizione del Talos Festival di Ruvo di Puglia, regalando tre giorni di spettacolo, arte e momenti indimenticabili. Un appuntamento che si è ormai consolidato nel panorama culturale pugliese, capace di fondere musica, danza e innovazione artistica, coinvolgendo il pubblico in esperienze immersive e straordinariamente emotive.
Il festival è iniziato con una serata inaugurale che ha subito messo in chiaro la potenza di questa edizione. Venerdì sera, Erland Øye & La Comitiva, accompagnati dalla Banda Talos diretta dal maestro Rino Campanale, hanno portato in scena un'esibizione che ha rapito il pubblico. In un crescendo di emozioni, la performance si è trasformata in una vera e propria festa collettiva, con il pubblico che, sul finale, si è unito agli artisti in un grande coro improvvisato. La suggestiva cornice di Piazzetta Le Monache si è trasformata così in un luogo nuovo.
La seconda serata ha continuato a sorprendere, portando il pubblico in un viaggio tra danza e musica. Sul sagrato della Cattedrale, la Compagnia Menhir, diretta da Giulio De Leo ed Erika Guastamacchia, ha presentato lo spettacolo "Lazarus serial", che ha incantato con un mix di danza, proiezioni e musica, creando un'atmosfera onirica e immersiva.
Dopo lo spettacolo, piazzetta Le Monache è tornata a essere il centro del festival con il concerto di Daniele Silvestri. Prima di lui, la giovane cantante Casadilego ha riscaldato l'atmosfera con la sua voce delicata ma potente, catturando le emozioni del pubblico. Quando Silvestri è salito sul palco, la piazza è esplosa: l'artista romano ha regalato un'esibizione carica di energia, emozionando e divertendo, trasformando il concerto in una festa intima e accogliente, come se gli spettatori fossero a casa propria.
Il festival ha chiuso in grande stile domenica, con un finale travolgente. La serata è stata aperta dagli Human Percussion Ensemble, un giovane collettivo nato all'interno della Banda Talos di Ruvo. Con un'esplosione di ritmi incalzanti e performance percussive innovative, hanno caricato il pubblico di energia, lasciando tutti senza fiato.
Ma il vero protagonista della serata è stato Jojo Mayer, leggenda della batteria e ospite d'eccezione del Talos Festival. Mayer ha portato sul palco un progetto avanguardistico che ha esplorato i confini tra musica umana e intelligenza artificiale. La sua esibizione è stata un vero spettacolo di virtuosismo e sperimentazione, dimostrando come l'arte possa dialogare con la tecnologia senza perdere la propria anima. Il pubblico ha assistito a un momento di pura poesia musicale, confermando Mayer come un maestro capace di sorprendere con la sua arte.
Questa edizione del Talos Festival ha superato le aspettative, portando sul palco un mix di emozioni intense e momenti di leggerezza. Un'edizione che ha saputo toccare il cuore del pubblico, rendendolo parte integrante dello spettacolo. L'interazione tra artisti e spettatori è stata la vera forza di questa edizione, confermando il Talos come uno degli eventi culturali più attesi e amati del territorio.
Il festival è iniziato con una serata inaugurale che ha subito messo in chiaro la potenza di questa edizione. Venerdì sera, Erland Øye & La Comitiva, accompagnati dalla Banda Talos diretta dal maestro Rino Campanale, hanno portato in scena un'esibizione che ha rapito il pubblico. In un crescendo di emozioni, la performance si è trasformata in una vera e propria festa collettiva, con il pubblico che, sul finale, si è unito agli artisti in un grande coro improvvisato. La suggestiva cornice di Piazzetta Le Monache si è trasformata così in un luogo nuovo.
La seconda serata ha continuato a sorprendere, portando il pubblico in un viaggio tra danza e musica. Sul sagrato della Cattedrale, la Compagnia Menhir, diretta da Giulio De Leo ed Erika Guastamacchia, ha presentato lo spettacolo "Lazarus serial", che ha incantato con un mix di danza, proiezioni e musica, creando un'atmosfera onirica e immersiva.
Dopo lo spettacolo, piazzetta Le Monache è tornata a essere il centro del festival con il concerto di Daniele Silvestri. Prima di lui, la giovane cantante Casadilego ha riscaldato l'atmosfera con la sua voce delicata ma potente, catturando le emozioni del pubblico. Quando Silvestri è salito sul palco, la piazza è esplosa: l'artista romano ha regalato un'esibizione carica di energia, emozionando e divertendo, trasformando il concerto in una festa intima e accogliente, come se gli spettatori fossero a casa propria.
Il festival ha chiuso in grande stile domenica, con un finale travolgente. La serata è stata aperta dagli Human Percussion Ensemble, un giovane collettivo nato all'interno della Banda Talos di Ruvo. Con un'esplosione di ritmi incalzanti e performance percussive innovative, hanno caricato il pubblico di energia, lasciando tutti senza fiato.
Ma il vero protagonista della serata è stato Jojo Mayer, leggenda della batteria e ospite d'eccezione del Talos Festival. Mayer ha portato sul palco un progetto avanguardistico che ha esplorato i confini tra musica umana e intelligenza artificiale. La sua esibizione è stata un vero spettacolo di virtuosismo e sperimentazione, dimostrando come l'arte possa dialogare con la tecnologia senza perdere la propria anima. Il pubblico ha assistito a un momento di pura poesia musicale, confermando Mayer come un maestro capace di sorprendere con la sua arte.
Questa edizione del Talos Festival ha superato le aspettative, portando sul palco un mix di emozioni intense e momenti di leggerezza. Un'edizione che ha saputo toccare il cuore del pubblico, rendendolo parte integrante dello spettacolo. L'interazione tra artisti e spettatori è stata la vera forza di questa edizione, confermando il Talos come uno degli eventi culturali più attesi e amati del territorio.