“Selfie col morto” con le Iene: è questa la vera Ruvo?

In onda su Italia1 il servizio sul caso Metronotte

mercoledì 29 marzo 2017 23.17
A cura di Teresa Fiore
È andato in onda questa sera, alle ore 22.00 in punto, nel corso del programma televisivo "Le Iene", il servizio dell'inviato Giulio Golia sulla recente vicenda che ha visto Ruvo protagonista delle cronache nazionali.
Golia ha ricapitolato quanto accaduto, anche con l'ausilio delle parole del Sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco, e ha cercato, tra strade, bar e luoghi di ritrovo della città, tracce del famoso selfista. Il protagonista del misfatto era a lavoro proprio nella sede dell'istituto di vigilanza dove è stato raggiunto dalla Iena. Mentre la guardia giurata si nascondeva dall' "assalto", all'esterno della sede si sono radunati tantissimi ruvesi pronti ad immortalarsi in un selfie, ma stavolta con la novità della giornata: il giornalista delle iene Giulio Golia.

Tra innumerevoli foto e l'attesa del presidente, il traffico si è congestionato e ha richiesto l'intervento degli agenti della Polizia Municipale che, incalzati dall'inviato, hanno multato per divieto di sosta l'auto del protagonista.
In tarda serata, con l'arrivo del presidente della Metronotte la situazione sembrava essersi risolta, ma le sue dichiarazioni sono state tutt'altro che determinanti. L'amministratore ha asserito di non essere stato a conoscenza di quanto accaduto e di essere contro gesti del genere per principio. Tuttavia, Golia ha fatto notare la sua presenza nel gruppo incriminato e dopo diverse giustificazioni è diventato anche lui protagonista di un selfie con la Iena. Il Sindaco, intervisto a Palazzo Avitaya, ha voluto sottolineare l'esiguità del gesto, ritenuto dallo stesso Golia una vera e propria "cazzata".
Star del servizio è stato certamente il signor Mimmo Regano che, col suo carroattrezzi e con l'ormai rituale selfie con Golia, ha concluso, almeno per ora, la vicenda.

Il servizio, a meno di un'ora dalla trasmissione, aveva già raccolto su Facebook più di 1150 reazioni, oltre 300 condivisioni e 380 commenti in cui gli internauti si sono divisi tra favorevoli e contrari a quanto andato in onda. Molte sono state le critiche al servizio, ritenuto esempio di "bullismo televisivo" in cui si è utilizzato il processo mediatico per linciare una persona. Altri invece si sono schierati con le famiglie dei defunti ritratti negli scatti, per i quali nessuno dei protagonisti ha mostrato rispetto. Altrettanto hanno fatto i ruvesi, la maggior parte dei quali, indignati, hanno aspramente criticato Golia e il programma per aver mostrato un'immagine non veritiera della città, tutto ciò dopo aver partecipato al selfie collettivo con l'inviato.

La rappresentazione stessa trasmessa nei primissimi fotogrammi del servizio, è stata quella di una città "caciarona" in cui al rispetto per le persone, siano esse vive o morte, si è preferita la voglia di apparire in prime time su un'emittente nazionale. È questa l'immagine che i ruvesi vogliono condividere della loro città? Ruvo è davvero il paese dei selfie col morto?


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