Se questa è un'isola ecologica
Sciopero operatori, ecco l'indecente spettacolo offerto dalla città di Ruvo
giovedì 16 giugno 2016
6.50
E va bene lo sciopero, ma questo "spettacolo" è davvero indegno e non c'è scusa che tenga. Siamo presso l'isola ecologica di Ruvo, il centro dove l'Asipu (l'azienda che si occupa di nettezza urbana e smaltimento rifiuti) dovrebbe raccogliere i rifiuti conferiti direttamente dai cittadini trasportarli presso le piattaforme ubicate in provincia di Bari per iniziare il ciclo del riuso.
Ecco nelle immagini come appariva ieri l'isola ecologica. Risultato dello sciopero nazionale degli addetti all'igiene urbana. Una vera e propria discarica a cielo aperto con ripercussioni sull'igiene e sanità pubblica, dal momento che fra i rifiuti lasciati a ridosso dell'isola ecologica sono stati rinvenuti materiali pericolosi per l'ambiente come olii usati di motore e di cucina, materiale per l'edilizia, per la pitturazione, ingombranti, elettrodomestici, inerti e farmaci, rifiuti dannosi per la salute e per l'ambiente. Una situazione che crea anche un aggravio economico sulle spese di gestione dei rifiuti che inevitabilmente ricade sull'intera collettività, perché difficili da differenziare in quelle condizioni.
Tant'è che ieri queste immagini sono finite anche sulle bacheche Facebook di altre città, come quella del sindaco di Corato Mazzilli che proprio partendo dallo scempio di Ruvo si è vantato di aver istituito nella sua città un servizio temporaneo di vigilanza presso i centri di raccolta che ha impedito accade qualcosa di simile.
I risultati della differenziata che toccano oggi il 70% premiano i ruvesi e sono merito solo dei cittadini, la strada sembra quella giusta, ma questo spettacolo di degrado e inciviltà (che resta e appartiene a una minoranza di cittadini) va impedito, non è accettabile in nessun caso. Serve più controllo sul territorio perché l'inciviltà dei singoli resta, ma evitare che questo possa accadere continuamente è responsabilità di tutti.
Ecco nelle immagini come appariva ieri l'isola ecologica. Risultato dello sciopero nazionale degli addetti all'igiene urbana. Una vera e propria discarica a cielo aperto con ripercussioni sull'igiene e sanità pubblica, dal momento che fra i rifiuti lasciati a ridosso dell'isola ecologica sono stati rinvenuti materiali pericolosi per l'ambiente come olii usati di motore e di cucina, materiale per l'edilizia, per la pitturazione, ingombranti, elettrodomestici, inerti e farmaci, rifiuti dannosi per la salute e per l'ambiente. Una situazione che crea anche un aggravio economico sulle spese di gestione dei rifiuti che inevitabilmente ricade sull'intera collettività, perché difficili da differenziare in quelle condizioni.
Tant'è che ieri queste immagini sono finite anche sulle bacheche Facebook di altre città, come quella del sindaco di Corato Mazzilli che proprio partendo dallo scempio di Ruvo si è vantato di aver istituito nella sua città un servizio temporaneo di vigilanza presso i centri di raccolta che ha impedito accade qualcosa di simile.
I risultati della differenziata che toccano oggi il 70% premiano i ruvesi e sono merito solo dei cittadini, la strada sembra quella giusta, ma questo spettacolo di degrado e inciviltà (che resta e appartiene a una minoranza di cittadini) va impedito, non è accettabile in nessun caso. Serve più controllo sul territorio perché l'inciviltà dei singoli resta, ma evitare che questo possa accadere continuamente è responsabilità di tutti.