Lo scoppio delle Quarantane, la Pasqua a Ruvo. VIDEO
Il racconto di una comunità in festa
lunedì 28 marzo 2016
21.15
Il sacro e il profano, come ogni anno a Ruvo di Puglia, vivono gli stessi spazi nel pieno rispetto di se stessi. Ed è così che mentre la processione festante di Cristo Risorto attraversa le vie principali del paese, le Quarantane, simbolo dei quaranta giorni di penitenza e grigiore quaresimale, scoppiano in aria.
Al nero fantoccio con l'arancia infilzata di piume, una per ogni settimana della quaresima, si contrappone la rinascita della primavera e dell'uomo. I cittadini vestono a festa, c'è qualcuno che azzarda una mise più leggera e colorata.
Piazza Bovio è sovraffollata e la gente si riversa sulle strade adiacenti. Durante la messa di mezzogiorno, declamata fuori dalla chiesa di San Domenico, sul tradizionale palco, le persone si fanno gli auguri, si salutano e si ritrovano come risvegliate dal torpore di un lungo letargo.
Al termine della celebrazione religiosa, lo scoppio più atteso dell'ultima quarantana. L'attesa si fa trepidante, le persone si affollano intorno al museo Jatta, i bambini sulle spalle dei propri genitori cercano di carpire affascinati e spaventati le scene vivide dell'incendio del fantoccio.
Partono i primi scoppi, seguiti dai vari palloni aerostatici. Qualche fuoco d'artificio. Poi le esplosioni sempre più forti e violente fanno in mille pezzi la signora nera, che da un mese e mezzo penzola sulle teste dei passanti. Il silenzio. Un respiro trattenuto. L'incendio. E infine un fragore di urla e battiti di mani. Con l'ultima quarantana bruciata, a Ruvo di Puglia è finita la quaresima.
Foto e video di Valentina Piccolomo
Al nero fantoccio con l'arancia infilzata di piume, una per ogni settimana della quaresima, si contrappone la rinascita della primavera e dell'uomo. I cittadini vestono a festa, c'è qualcuno che azzarda una mise più leggera e colorata.
Piazza Bovio è sovraffollata e la gente si riversa sulle strade adiacenti. Durante la messa di mezzogiorno, declamata fuori dalla chiesa di San Domenico, sul tradizionale palco, le persone si fanno gli auguri, si salutano e si ritrovano come risvegliate dal torpore di un lungo letargo.
Al termine della celebrazione religiosa, lo scoppio più atteso dell'ultima quarantana. L'attesa si fa trepidante, le persone si affollano intorno al museo Jatta, i bambini sulle spalle dei propri genitori cercano di carpire affascinati e spaventati le scene vivide dell'incendio del fantoccio.
Partono i primi scoppi, seguiti dai vari palloni aerostatici. Qualche fuoco d'artificio. Poi le esplosioni sempre più forti e violente fanno in mille pezzi la signora nera, che da un mese e mezzo penzola sulle teste dei passanti. Il silenzio. Un respiro trattenuto. L'incendio. E infine un fragore di urla e battiti di mani. Con l'ultima quarantana bruciata, a Ruvo di Puglia è finita la quaresima.
Foto e video di Valentina Piccolomo