Scoperta a Ruvo una gabbia abusiva utilizzata per caccia di frodo al cinghiale
Operazione ad ampio raggio dei Carabinieri Forestali
lunedì 25 novembre 2019
10.24
Si susseguono le attività dei Carabinieri Forestali su tutto il territorio murgiano poste in essere dalle Stazioni Parco dipendenti del Reparto Alta Murgia coordinate dal Magg. Giuliano Palomba e finalizzate a tutelare il prezioso patrimonio faunistico.
Nell'ambito di tali attività, la Stazione Carabinieri Parco di Altamura ha portato a termine un accertamento in località "Parisi" in agro di Altamura, dove a seguito di monitoraggi e perlustrazioni erano stati percepiti anomali e ripetuti versi di avifauna. I successivi sopralluoghi hanno permesso di individuare un richiamo acustico elettromagnetico in funzione, che riproduceva e diffondeva il verso dei tordi occultato su di un albero. Lo stesso era in utilizzo di un cacciatore che, in chiaro esercizio venatorio, si poteva così avvantaggiare dei versi emanati dal richiamo incrementando gli abbattimenti di selvaggina. Tali mezzi utilizzati per attirare l'avifauna, non sono consentiti dalla legge configurando uno specifico illecito di natura penale. Attesa la flagranza, i militari dopo aver identificato il soggetto, hanno posto sotto sequestro l'arma, le munizioni in suo possesso, nonché il richiamo elettromagnetico illecitamente utilizzato. L'uomo di 78 anni residente ad Altamura, è stato deferito alla Magistratura di Bari e dovrà ora rispondere del reato di esercizio venatorio con mezzi non consentiti.
Altra attività è stata condotta dai militari della Stazione Parco di Ruvo di Puglia i quali sono intervenuti in località "Pedale" in agro di Corato ove è stata scoperta, ben mimetizzata tra la vegetazione boschiva, una gabbia in ferro, non autorizzata, avente dimensioni di 2 metri per 2 utilizzata per intrappolare fauna di grosse dimensioni, fra tutti i cinghiali chiaramente installata da ignoti per prelievi venatori illegali.
Accertata la natura abusiva dell'opera, la gabbia è stata tempestivamente rimossa.
Nell'ambito di tali attività, la Stazione Carabinieri Parco di Altamura ha portato a termine un accertamento in località "Parisi" in agro di Altamura, dove a seguito di monitoraggi e perlustrazioni erano stati percepiti anomali e ripetuti versi di avifauna. I successivi sopralluoghi hanno permesso di individuare un richiamo acustico elettromagnetico in funzione, che riproduceva e diffondeva il verso dei tordi occultato su di un albero. Lo stesso era in utilizzo di un cacciatore che, in chiaro esercizio venatorio, si poteva così avvantaggiare dei versi emanati dal richiamo incrementando gli abbattimenti di selvaggina. Tali mezzi utilizzati per attirare l'avifauna, non sono consentiti dalla legge configurando uno specifico illecito di natura penale. Attesa la flagranza, i militari dopo aver identificato il soggetto, hanno posto sotto sequestro l'arma, le munizioni in suo possesso, nonché il richiamo elettromagnetico illecitamente utilizzato. L'uomo di 78 anni residente ad Altamura, è stato deferito alla Magistratura di Bari e dovrà ora rispondere del reato di esercizio venatorio con mezzi non consentiti.
Altra attività è stata condotta dai militari della Stazione Parco di Ruvo di Puglia i quali sono intervenuti in località "Pedale" in agro di Corato ove è stata scoperta, ben mimetizzata tra la vegetazione boschiva, una gabbia in ferro, non autorizzata, avente dimensioni di 2 metri per 2 utilizzata per intrappolare fauna di grosse dimensioni, fra tutti i cinghiali chiaramente installata da ignoti per prelievi venatori illegali.
Accertata la natura abusiva dell'opera, la gabbia è stata tempestivamente rimossa.