Scambi di visite ed esplorazioni nelle Murge, con Il Gruppo Speleologico Ruvese

Gemellaggio con il Gruppo Speleologico "Shaka Zulu" di Subiaco (Roma)

mercoledì 11 luglio 2018 12.33
Il mondo sotterraneo delle Murge ospiterà tra qualche giorno nuovi visitatori, questa volta provenienti dal Gruppo Speleologico "Shaka Zulu" di Subiaco (Roma), invitati dal Gruppo Speleologico Ruvese a seguito del gemellaggio tra le due associazioni.

In diverse occasioni, nelle attività culturali del GSR, il carso murgiano, con le sue grotte e voragini, è stato apprezzata meta di visite ed esplorazioni: gli studenti dei progetti internazionali Erasmus e Leonardo, il gruppo italo-cubano della spedizione "Santo Tomàs", gli studiosi del Cised dell'Università di Coimbra, col quale i pugliesi hanno realizzato un vasto lavoro di rilievo tridimensionale di un sistema sotterraneo portoghese, il Dueça. Non ultimi, i ricercatori Yves Quinif, dal Belgio, Stanka Šebela dalla Slovenia, Gabriela Cocean, dall'Accademia di Romania, e il prof. Ugo Sauro, noto studioso del carsismo in particolare in Puglia e Lessinia, suggestiva area carsica la cui storia si intreccia con quella delle Murge fin dal 1964, con l'arrivo degli esploratori veneti all'abisso ruvese della Ferratella.

Il gemellaggio è stato avviato nel 2017 grazie al trasferimento per lavoro di uno dei nostri soci, che ha promosso questa idea per arricchire le due associazioni di reciproca conoscenza ed esperienze comuni. La prima fase si è realizzata lo scorso anno nell'area carsica dei monti Simbruini, dove i due gruppi hanno esplorato interessanti cavità (v. foto), collaborando infine alla disostruzione di uno stretto passaggio nella Piccola Cretarossa che ha dato adito a un profondo pozzo fino ad allora sconosciuto, che è stato battezzato Abisso Ruvese.


Quest'anno, dal 13 al 15 luglio, è prevista la visita di una delegazione dello "Shaka Zulu" in Puglia. I ruvesi illustreranno i caratteri del carsismo pugliese, murgiano in particolare, e della "geocultura" legata alla natura geologica del territorio. Saranno mete il vasto sistema sotterraneo di Ostuni e una o più cavità dell'Alta Murgia. Non mancherà una visita al centro abitato, al suo pregevole patrimonio architettonico in pietra calcarea.

Argomento di primaria importanza saranno le potenzialità didattiche multidisciplinari dei corsi di speleologia realizzabili nelle scuole di secondo grado, grazie alla presenza dell'esperto, prof. Mario Tomei. Questa possibilità, già saltuariamente realizzata dal GSR con alcuni istituti locali, oltre che in un corso completo di speleologia presso il Liceo di Monopoli, è ritenuta meritevole di sviluppi, per le possibilità di integrare l'apprendimento scolastico, non solo scientifico, con le realtà territoriali legate alle professioni, in campi che vanno dall'archeologia al rischio idrogeologico, all'ecologia, comprendendo gli aspetti della cultura materiale, la lavorazione della pietra, la gestione dei suoli agricoli e l'uso del territorio nella storia.