Santa Cecilia a Ruvo di Puglia, un inno alla musica e alla tradizione - LE FOTO
Arte, devozione e convivialità si intrecciano nella festa della patrona della musica
sabato 23 novembre 2024
9.22
Ruvo di Puglia ha vissuto, ieri sera, una festa che ha saputo intrecciare devozione, cultura e bellezza musicale in un'esperienza che ha toccato profondamente i cuori dei fedeli.
La Festa di Santa Cecilia, patrona della musica, ha trasformato la Parrocchia Santa Famiglia in un luogo di intensa emozione, dove l'arte si è fatta veicolo di spiritualità e di identità cittadina.
La serata ha avuto inizio con una solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, che ha guidato i fedeli in un momento di riflessione e di preghiera. I canti liturgici, magistralmente intonati dal Coro Parrocchiale, hanno reso l'atmosfera ancora più suggestiva, avvolgendo i presenti in un abbraccio di devozione che ha esaltato il valore sacro della musica.
Poco dopo, il cuore della serata è stato conquistato dalla potenza sonora del Gran Concerto Bandistico "Basilio Giandonato" di Ruvo di Puglia, sotto la sapiente direzione del Maestro Rocco Di Rella. L'eco delle note, amplificato dalla maestria della banda cittadina, ha risuonato nell'imponente chiesa, regalando ai presenti un'esperienza sensoriale che ha sfiorato l'anima. A rendere ancora più straordinario il concerto, la partecipazione del tenore Giovanni Mazzone, la cui voce, forte e melodiosa, ha attraversato la chiesa con un'intensità che ha suscitato emozioni autentiche e profonde.
Un momento particolarmente significativo della serata è stato l'omaggio al Maestro Giuseppe Caldarola, destinatario del Premio Santa Cecilia 2024. Un riconoscimento che ha celebrato l'eccellenza musicale ed ha onorato il suo impegno incessante nel preservare e trasmettere la tradizione bandistica locale, un patrimonio che, attraverso il suo lavoro, continua a vivere nelle generazioni.
La magia della serata è stata ulteriormente amplificata dal convivio che ha chiuso l'evento: una degustazione di panzerotti, simbolo della calda ospitalità pugliese, ha offerto l'occasione di ritrovarsi insieme in un'atmosfera di genuina fraternità, riscoprendo il valore di un incontro che va oltre la musica.
Un incontro di arte, fede e tradizione che, anno dopo anno, rinnova il legame profondo tra la città e la sua storia musicale, un racconto che si continua a scrivere nelle note e nei gesti di chi sa valorizzare ciò che rende unica questa terra.
La Festa di Santa Cecilia, patrona della musica, ha trasformato la Parrocchia Santa Famiglia in un luogo di intensa emozione, dove l'arte si è fatta veicolo di spiritualità e di identità cittadina.
La serata ha avuto inizio con una solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, che ha guidato i fedeli in un momento di riflessione e di preghiera. I canti liturgici, magistralmente intonati dal Coro Parrocchiale, hanno reso l'atmosfera ancora più suggestiva, avvolgendo i presenti in un abbraccio di devozione che ha esaltato il valore sacro della musica.
Poco dopo, il cuore della serata è stato conquistato dalla potenza sonora del Gran Concerto Bandistico "Basilio Giandonato" di Ruvo di Puglia, sotto la sapiente direzione del Maestro Rocco Di Rella. L'eco delle note, amplificato dalla maestria della banda cittadina, ha risuonato nell'imponente chiesa, regalando ai presenti un'esperienza sensoriale che ha sfiorato l'anima. A rendere ancora più straordinario il concerto, la partecipazione del tenore Giovanni Mazzone, la cui voce, forte e melodiosa, ha attraversato la chiesa con un'intensità che ha suscitato emozioni autentiche e profonde.
Un momento particolarmente significativo della serata è stato l'omaggio al Maestro Giuseppe Caldarola, destinatario del Premio Santa Cecilia 2024. Un riconoscimento che ha celebrato l'eccellenza musicale ed ha onorato il suo impegno incessante nel preservare e trasmettere la tradizione bandistica locale, un patrimonio che, attraverso il suo lavoro, continua a vivere nelle generazioni.
La magia della serata è stata ulteriormente amplificata dal convivio che ha chiuso l'evento: una degustazione di panzerotti, simbolo della calda ospitalità pugliese, ha offerto l'occasione di ritrovarsi insieme in un'atmosfera di genuina fraternità, riscoprendo il valore di un incontro che va oltre la musica.
Un incontro di arte, fede e tradizione che, anno dopo anno, rinnova il legame profondo tra la città e la sua storia musicale, un racconto che si continua a scrivere nelle note e nei gesti di chi sa valorizzare ciò che rende unica questa terra.