Saldi, Vito D'Ingeo: «Dovrebbero posticiparli ad agosto o a fine stagione»
Il meteo, il commercio online e le grandi strutture commerciali impongono nuove sfide
martedì 4 luglio 2017
07.00
Sono iniziati appena qualche giorno fa i saldi primavera/estate 2007 anche a Ruvo di Puglia. Le direttive antitruffa mettono all'erta il cliente sempre più informato. Ma chi tutela i commercianti ogni anno stretti in una morsa sempre più piccola? Solo quattro mesi fa sono terminati i saldi invernali e i commercianti si ritrovano nuovamente nel vortice dei saldi estivi. Pochi mesi per vendere e trarre profitti in un mondo, quello del commercio, iper competitivo.
Tra gli acquisti online, gli ipermercati e il meteo che fa le bizze, resta davvero una piccola fetta ai commercianti locali. «Continuo ad essere dell'idea che bisognerebbe spostare i saldi ad agosto o a fine stagione» dichiara Vito D'Ingeo, presidente della Confcommercio ruvese e vice presidente della confcommercio di Bari.
«Non possiamo chiamarli saldi, se i commercianti aspettano questo periodo per vendere. I saldi dovrebbero aiutare ad esaurire le rimanenze in magazzino. Ma ogni anno si anticipano le date e i periodi dei saldi si allungano in maniera esponenziale. Ma è un discorso che non si può affrontare da soli, ma andrebbe affrontato prima a livello regionale e poi nazionale. E' un principio per il quale stiamo lavorando molto ma il mercato ha regole dure e difficili da cambiare»
A dare manforte al presidente ruvese arriva anche una dichiarazione della Codacons.
«È oramai evidente a tutti come i saldi di fine stagione siano obsoleti - afferma il Codacons -. Si tratta di una pratica 'medievale' che ha perso appeal tra i consumatori, come dimostrano i dati tragici sulle vendite degli ultimi anni. A determinare la morte dei saldi, oltre alla crisi economica, l'avvento del commercio online, che consente agli utenti di acquistare tutto l'anno prodotti scontati, senza limiti temporali. E' quanto mai necessario rivedere la legge sugli sconti di fine stagione, liberalizzando il settore e lasciando maggiore libertà di scelta ai commercianti.»
Tra gli acquisti online, gli ipermercati e il meteo che fa le bizze, resta davvero una piccola fetta ai commercianti locali. «Continuo ad essere dell'idea che bisognerebbe spostare i saldi ad agosto o a fine stagione» dichiara Vito D'Ingeo, presidente della Confcommercio ruvese e vice presidente della confcommercio di Bari.
«Non possiamo chiamarli saldi, se i commercianti aspettano questo periodo per vendere. I saldi dovrebbero aiutare ad esaurire le rimanenze in magazzino. Ma ogni anno si anticipano le date e i periodi dei saldi si allungano in maniera esponenziale. Ma è un discorso che non si può affrontare da soli, ma andrebbe affrontato prima a livello regionale e poi nazionale. E' un principio per il quale stiamo lavorando molto ma il mercato ha regole dure e difficili da cambiare»
A dare manforte al presidente ruvese arriva anche una dichiarazione della Codacons.
«È oramai evidente a tutti come i saldi di fine stagione siano obsoleti - afferma il Codacons -. Si tratta di una pratica 'medievale' che ha perso appeal tra i consumatori, come dimostrano i dati tragici sulle vendite degli ultimi anni. A determinare la morte dei saldi, oltre alla crisi economica, l'avvento del commercio online, che consente agli utenti di acquistare tutto l'anno prodotti scontati, senza limiti temporali. E' quanto mai necessario rivedere la legge sugli sconti di fine stagione, liberalizzando il settore e lasciando maggiore libertà di scelta ai commercianti.»