Sabato e domenica sagra della civiltà contadina e degli antichi mestieri
Di Vittorio: «Un liceo delle attività artigianali nella nostra città»
venerdì 2 settembre 2016
7.07
«Arricchire il bagaglio culturale di ogni bambino, ragazzo e adulto attraverso la conoscenza del territorio e le sue tradizioni e con il contributo di esperti, sviluppando il sapere del saper fare, educa al valore della terra e della sua salvaguardia, valorizzandone i frutti e riscoprendo gli atteggiamenti positivi del sacrificio, della pazienza e dell'attesa nel coltivare un orto». Ci parla così Vito Di Vittorio, ideatore e organizzatore della Sagra della Civiltà Contadina e degli Antichi Mestieri che si terrà a Ruvo sabato 3 e domenica 4 settembre per le vie del centro antico. Un evento pensato esclusivamente per la città di Ruvo di Puglia, come sostiene Di Vittorio, un borgo che rappresenta un autentico Paradiso Terrestre.
«La sagra nasce al fine di valorizzare il territorio attraverso la riscoperta dei prodotti della terra e soprattutto delle erbe spontanee, del loro uso nell'ambito culinario, per recuperare le tradizioni e gli antichi mestieri (scalpellino, intrecciatore di cesti, potatore, raccoglitore di erbe spontanee...), per organizzare momenti culturali sui temi Expo (biodiversità, suolo, sicurezza alimentare) e per programmare degustazioni eno-gastronomiche promuovendo i prodotti locali e i frutti dell'orto e delle erbe spontanee raccolte, offrendo piatti della tradizione con elementi moderni», continua Di Vittorio.
Una manifestazione che vuole conservare la cultura e le tradizioni cittadine e «lo vuol fare attraverso i giovani ruvesi», trasportandoli nel tempo passato e riportandoli in campagna, per le vie di Ruvo allestite da lunghissime tavolate per festeggiare il raccolto, conoscendo così gli antichi mestieri ora scomparsi.
A favore di questa iniziativa, Vito di Vittorio esprime un'importante valutazione: «Un'altra considerazione riviene dal fatto che la nostra meravigliosa cittadina ha sempre vissuto di agricoltura e turismo, i veri volani della nostra economia. E' quindi per questo che rivalutando e rispolverando antichi lavori, si può dar vita a un'economia fondata su un artigianato di alta qualità, un artigianato tipico ed esclusivo, un artigianato che connota il nostro territorio, un artigianato che è apprezzato all'estero. Ecco perché vorrei che si creasse nella nostra città un Liceo delle Attività Artigianali. Si creerebbero nuove professionalità e di conseguenza nuove opportunità».
L'evento, patrocinato dal Comune di Ruvo di Puglia, dal GAL MurgiaPiù e dalla Confartigianato – sezione Comunale di Ruvo di Puglia e organizzato dall'associazione XENÍA, è già alla sua seconda edizione. Ad animare le serate di questo fine settimana ci saranno musica, balli, commedie, giochi la cena del tempo che fu. Tra giochi e racconti di quando la televisione non c'era ancora e il popolo si divertiva in piazza, figuranti nelle vesti di artigiani e contadini rimarcheranno la nostra storia per conservarla per sempre nella memoria, perché la tradizione non consiste nel mantenere le ceneri, ma nel mantenere viva la fiamma.
Si ringrazia il signor Vito Di Vittorio per la collaborazione.
«La sagra nasce al fine di valorizzare il territorio attraverso la riscoperta dei prodotti della terra e soprattutto delle erbe spontanee, del loro uso nell'ambito culinario, per recuperare le tradizioni e gli antichi mestieri (scalpellino, intrecciatore di cesti, potatore, raccoglitore di erbe spontanee...), per organizzare momenti culturali sui temi Expo (biodiversità, suolo, sicurezza alimentare) e per programmare degustazioni eno-gastronomiche promuovendo i prodotti locali e i frutti dell'orto e delle erbe spontanee raccolte, offrendo piatti della tradizione con elementi moderni», continua Di Vittorio.
Una manifestazione che vuole conservare la cultura e le tradizioni cittadine e «lo vuol fare attraverso i giovani ruvesi», trasportandoli nel tempo passato e riportandoli in campagna, per le vie di Ruvo allestite da lunghissime tavolate per festeggiare il raccolto, conoscendo così gli antichi mestieri ora scomparsi.
A favore di questa iniziativa, Vito di Vittorio esprime un'importante valutazione: «Un'altra considerazione riviene dal fatto che la nostra meravigliosa cittadina ha sempre vissuto di agricoltura e turismo, i veri volani della nostra economia. E' quindi per questo che rivalutando e rispolverando antichi lavori, si può dar vita a un'economia fondata su un artigianato di alta qualità, un artigianato tipico ed esclusivo, un artigianato che connota il nostro territorio, un artigianato che è apprezzato all'estero. Ecco perché vorrei che si creasse nella nostra città un Liceo delle Attività Artigianali. Si creerebbero nuove professionalità e di conseguenza nuove opportunità».
L'evento, patrocinato dal Comune di Ruvo di Puglia, dal GAL MurgiaPiù e dalla Confartigianato – sezione Comunale di Ruvo di Puglia e organizzato dall'associazione XENÍA, è già alla sua seconda edizione. Ad animare le serate di questo fine settimana ci saranno musica, balli, commedie, giochi la cena del tempo che fu. Tra giochi e racconti di quando la televisione non c'era ancora e il popolo si divertiva in piazza, figuranti nelle vesti di artigiani e contadini rimarcheranno la nostra storia per conservarla per sempre nella memoria, perché la tradizione non consiste nel mantenere le ceneri, ma nel mantenere viva la fiamma.
Si ringrazia il signor Vito Di Vittorio per la collaborazione.