Ruvo e il Giappone uniti grazie al vino
Grandi opportunità per le aziende ruvesi al Vinitaly
venerdì 15 aprile 2016
Cinquanta e non sentirli. Nata nel 1967, la più grande manifestazione italiana dedicata al vino, dimostra ancora tanta vitalità di idee e investimenti nell'edizione che segna il suo mezzo secolo di storia.
La fiera veronese conclusasi mercoledì ha lasciato emergere un dato incoraggiante per quanto riguarda i rosati pugliesi che, nell'ultimo periodo hanno fatto registrare una crescita dei consumi superiore al 13%, in controtendenza al dato generale.
Ruvo, poi, ben rappresentata dalle aziende agricole Lamonarca Vinicola e Cantina Grifo, si è confermata un'ottima realtà.
Soprattutto incontri be2be, con compratori fornirtori di uve, tappi e cartoni ecologici anche promozione del prodotto soprattutto all'estero, è quello che ci racconta Rosamaria Lamonarca, responsabile commerciale dell'azienda di famiglia. "Uno degli obiettivi primari dell'azienda guardava principalmente alla trattativa con il Giappone e la ripresa delle collaborazioni con la Russia. Scopi perfettamente raggiunti" dichiara soddisfatta.
"Vinitaly 2016 è stato fonte di grande soddisfazione per l'azienda. - ci dice Riccardo Ravasio, direttore generale Cantina Grifo - Numerosi interlocutori, siano essi operatore professionali o semplici appassionati, anche stranieri, hanno mostrato grande interesse e hanno apprezzato molto i nostri vini."
Anche lui, poi, ci ribadisce l'importanza sempre maggiore di un commercio che guardi all'estero. "Abbiamo avviato relazioni commerciali con importatori tedeschi, belgi e polacchi e abbiamo condiviso strategie di crescita con alcuni importatori consolidati tra cui Usa e Giappone."
Apprezzati in particolar modo i nuovi spumanti e, come ormai d'abitudine, il nostro Nero di Troia, sia nella versione "Igp" sia in quella "Riserva Docg". Durante la manifestazione, infatti, questi due vini sono stati insigniti della medaglia d'oro nell'importante concorso nazionale di Pramaggiore.
"Confidiamo che il nuovo corso, recentemente intrapreso, consentirà nei prossimi anni alla Cantina di riaffermare la sua leadership, a tutto vantaggio del territorio e dei nostri soci." conclude Ravasio
La fiera veronese conclusasi mercoledì ha lasciato emergere un dato incoraggiante per quanto riguarda i rosati pugliesi che, nell'ultimo periodo hanno fatto registrare una crescita dei consumi superiore al 13%, in controtendenza al dato generale.
Ruvo, poi, ben rappresentata dalle aziende agricole Lamonarca Vinicola e Cantina Grifo, si è confermata un'ottima realtà.
Soprattutto incontri be2be, con compratori fornirtori di uve, tappi e cartoni ecologici anche promozione del prodotto soprattutto all'estero, è quello che ci racconta Rosamaria Lamonarca, responsabile commerciale dell'azienda di famiglia. "Uno degli obiettivi primari dell'azienda guardava principalmente alla trattativa con il Giappone e la ripresa delle collaborazioni con la Russia. Scopi perfettamente raggiunti" dichiara soddisfatta.
"Vinitaly 2016 è stato fonte di grande soddisfazione per l'azienda. - ci dice Riccardo Ravasio, direttore generale Cantina Grifo - Numerosi interlocutori, siano essi operatore professionali o semplici appassionati, anche stranieri, hanno mostrato grande interesse e hanno apprezzato molto i nostri vini."
Anche lui, poi, ci ribadisce l'importanza sempre maggiore di un commercio che guardi all'estero. "Abbiamo avviato relazioni commerciali con importatori tedeschi, belgi e polacchi e abbiamo condiviso strategie di crescita con alcuni importatori consolidati tra cui Usa e Giappone."
Apprezzati in particolar modo i nuovi spumanti e, come ormai d'abitudine, il nostro Nero di Troia, sia nella versione "Igp" sia in quella "Riserva Docg". Durante la manifestazione, infatti, questi due vini sono stati insigniti della medaglia d'oro nell'importante concorso nazionale di Pramaggiore.
"Confidiamo che il nuovo corso, recentemente intrapreso, consentirà nei prossimi anni alla Cantina di riaffermare la sua leadership, a tutto vantaggio del territorio e dei nostri soci." conclude Ravasio