Ruvo al lavoro per diventare città amica dell’autismo
La proposta della consigliera Emanuela Caifasso nella seduta di un recente Consiglio comunale
sabato 23 aprile 2022
14.40
Comune, scuole e associazionismo locale alleati nel tentativo di individuare percorsi di inclusione delle persone autistiche. Obiettivo: migliorare la qualità di vita di queste persone.
Questo, in estrema sintesi, significa essere una città amica dell'autismo. E Ruvo di Puglia si è impegnata a esserlo sul serio.
Tutto è partito da una mozione in Consiglio comunale presentata da parte della consigliera comunale del Partito Democratico, Emanuela Caifasso, mozione che impegna il sindaco e la giunta comunale «ad attuare percorsi relativi alle politiche di supporto e inclusione verso le persone con lo spettro autistico promuovendo percorsi di partecipazione che portino alla sottoscrizione di un protocollo di intesa con l'ambito sanitario, le istituzioni scolastiche, le associazioni di categoria e gli enti del terzo settore finalizzato alla dichiarazione di "Ruvo città amica dell'autismo».
Il dato di fondo è che, oggi, secondo l'OMS, un bambino ogni 67 nuovi nati è affetto da disturbo dello spettro autistico. Un dato sconcertante se si pensa che solo pochi anni fa il rapporto era di 1 ogni 150 nuovi nati.
Il fatto è che l'autismo è una forma di disabilità complessa per la mancanza di consapevolezza del pericolo, per i livelli più elevati di impulsività che presenta, per i problemi cognitivi e di apprendimento, oltre alla maggiore irrequietezza di comportamenti.
Concretamente, sindaco e amministrazione comunale sono chiamati a «individuare forme di agevolazioni possibili per rendere la vita quotidiana dei ragazzi e degli adulti priva di ogni forma di discriminazione e/o impedimento allo svolgimento delle attività di crescita ed integrazione sociale».
Questo, in estrema sintesi, significa essere una città amica dell'autismo. E Ruvo di Puglia si è impegnata a esserlo sul serio.
Tutto è partito da una mozione in Consiglio comunale presentata da parte della consigliera comunale del Partito Democratico, Emanuela Caifasso, mozione che impegna il sindaco e la giunta comunale «ad attuare percorsi relativi alle politiche di supporto e inclusione verso le persone con lo spettro autistico promuovendo percorsi di partecipazione che portino alla sottoscrizione di un protocollo di intesa con l'ambito sanitario, le istituzioni scolastiche, le associazioni di categoria e gli enti del terzo settore finalizzato alla dichiarazione di "Ruvo città amica dell'autismo».
Il dato di fondo è che, oggi, secondo l'OMS, un bambino ogni 67 nuovi nati è affetto da disturbo dello spettro autistico. Un dato sconcertante se si pensa che solo pochi anni fa il rapporto era di 1 ogni 150 nuovi nati.
Il fatto è che l'autismo è una forma di disabilità complessa per la mancanza di consapevolezza del pericolo, per i livelli più elevati di impulsività che presenta, per i problemi cognitivi e di apprendimento, oltre alla maggiore irrequietezza di comportamenti.
Concretamente, sindaco e amministrazione comunale sono chiamati a «individuare forme di agevolazioni possibili per rendere la vita quotidiana dei ragazzi e degli adulti priva di ogni forma di discriminazione e/o impedimento allo svolgimento delle attività di crescita ed integrazione sociale».