Ruvo di Puglia festeggia il successo del Festival Rerum Rubis Carafa e la Leggenda
Musica, magia e comunità: un'edizione memorabile che celebra libertà, uguaglianza e fraternità
martedì 9 luglio 2024
06.15
A pochi giorni dalla conclusione della manifestazione, il bilancio del Festival Rerum Rubis Carafa e la Leggenda si mostra estremamente positivo. La serata finale, curata dal Centro Studi Cultura et Memoria di Ruvo di Puglia, con il sostegno del Comune di Ruvo di Puglia, del Consiglio Regionale della Puglia, della Camera di Commercio di Bari, della Confcommercio di Bari, di Fondazione Puglia e della Pro Loco UNPLI Ruvo di Puglia APS, ha offerto un programma variegato e coinvolgente. Tra spettacoli di magia e l'attesissimo concerto di Dario e la Banda, l'evento ha saputo attrarre e affascinare un pubblico eterogeneo, proponendo un'esperienza musicale contemporanea e immersiva.
L'edizione 2024 del Festival, conclusasi il 6 luglio, ha rappresentato la ciliegina sulla torta di un evento ricco di emozioni e riflessioni. La chiusura è stata affidata a Dario Zifarelli, che ha emozionato il pubblico con l'esibizione del brano "Libera piano piano: forse scordiamo com'è". Il concerto, originariamente programmato per il 25 maggio e posticipato a causa delle condizioni meteorologiche avverse, ha visto la piazza gremita di fan entusiasti, desiderosi di vivere questa esperienza unica.
L'evento musicale è stato accompagnato da un'atmosfera di pura magia e divertimento, con una performance coinvolgente sia per gli artisti sul palco che per gli spettatori. La band, composta dal batterista Gianluca Fallacara, dal tastierista Davide Cantatore, dal bassista Orazio Galletta e dai chitarristi Francesco Ruggero e Marco Cotugno, ha offerto una performance di altissimo livello. Il momento più toccante è stato raggiunto con "Piccola Stella senza Cielo", dedicata ai recentemente scomparsi professori Vito De Palo e Nicola Bucci, entrambi concittadini di Ruvo.
L'evento è stato ulteriormente arricchito dalla presenza di Francesco Di Domenico, noto teatrante della compagnia B. Minafra, che ha vestito i panni di Mario del celebre "Bar Mario", evocando le interazioni umane e le dinamiche sociali di un tipico bar di quartiere.
Il Festival Rerum Rubis si è confermato un appuntamento capace di attrarre e coinvolgere un pubblico diversificato, creando un forte senso di appartenenza alla comunità di Ruvo di Puglia. Il sindaco, prof. Pasquale Roberto Chieco, presente al concerto, ha espresso entusiasmo per il coinvolgimento attivo dei cittadini ruvesi, contribuendo a un'atmosfera di condivisione e partecipazione collettiva.
Vincenza Tedone, presidente del Cultura et Memoria Centro Studi, ha espresso la sua gratitudine per il successo dell'evento: «Con il cuore colmo di gioia e gratitudine, celebriamo la chiusura di una straordinaria edizione del Festival Rerum Rubis Carafa e la Leggenda 2024. Un sogno che, grazie alla determinazione e all'unione di una squadra di "visionari", si è trasformato in una realtà vibrante e ricca di emozioni. La nostra missione era quella di creare un evento inclusivo, capace di accogliere un pubblico variegato per gusti, età e provenienze. E la risposta entusiasta che abbiamo ricevuto dimostra che ci siamo riusciti».
Enza Tedone ha sottolineato come il percorso verso la realizzazione dell'evento non sia stato privo di ostacoli, ma grazie alla tenacia e al sostegno reciproco, il team ha saputo superarli, portando a termine il progetto con dedizione e passione. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Direttivo, ai volontari, alle forze dell'ordine, alle istituzioni, agli sponsor, agli artisti e al pubblico che ha riempito le piazze con energia ed entusiasmo.
Il Festival Rerum Rubis Carafa e la Leggenda 2024 ha saputo unire la comunità attraverso la musica, la cultura e la condivisione, lasciando un segno indelebile nei cuori di tutti i partecipanti. Con la stessa passione e lo stesso entusiasmo, l'organizzazione guarda già al futuro, pronta ad affrontare nuove sfide e a celebrare la bellezza della vita quotidiana attraverso eventi che valorizzano l'arte e la coesione sociale.
L'edizione 2024 del Festival, conclusasi il 6 luglio, ha rappresentato la ciliegina sulla torta di un evento ricco di emozioni e riflessioni. La chiusura è stata affidata a Dario Zifarelli, che ha emozionato il pubblico con l'esibizione del brano "Libera piano piano: forse scordiamo com'è". Il concerto, originariamente programmato per il 25 maggio e posticipato a causa delle condizioni meteorologiche avverse, ha visto la piazza gremita di fan entusiasti, desiderosi di vivere questa esperienza unica.
L'evento musicale è stato accompagnato da un'atmosfera di pura magia e divertimento, con una performance coinvolgente sia per gli artisti sul palco che per gli spettatori. La band, composta dal batterista Gianluca Fallacara, dal tastierista Davide Cantatore, dal bassista Orazio Galletta e dai chitarristi Francesco Ruggero e Marco Cotugno, ha offerto una performance di altissimo livello. Il momento più toccante è stato raggiunto con "Piccola Stella senza Cielo", dedicata ai recentemente scomparsi professori Vito De Palo e Nicola Bucci, entrambi concittadini di Ruvo.
L'evento è stato ulteriormente arricchito dalla presenza di Francesco Di Domenico, noto teatrante della compagnia B. Minafra, che ha vestito i panni di Mario del celebre "Bar Mario", evocando le interazioni umane e le dinamiche sociali di un tipico bar di quartiere.
Il Festival Rerum Rubis si è confermato un appuntamento capace di attrarre e coinvolgere un pubblico diversificato, creando un forte senso di appartenenza alla comunità di Ruvo di Puglia. Il sindaco, prof. Pasquale Roberto Chieco, presente al concerto, ha espresso entusiasmo per il coinvolgimento attivo dei cittadini ruvesi, contribuendo a un'atmosfera di condivisione e partecipazione collettiva.
Vincenza Tedone, presidente del Cultura et Memoria Centro Studi, ha espresso la sua gratitudine per il successo dell'evento: «Con il cuore colmo di gioia e gratitudine, celebriamo la chiusura di una straordinaria edizione del Festival Rerum Rubis Carafa e la Leggenda 2024. Un sogno che, grazie alla determinazione e all'unione di una squadra di "visionari", si è trasformato in una realtà vibrante e ricca di emozioni. La nostra missione era quella di creare un evento inclusivo, capace di accogliere un pubblico variegato per gusti, età e provenienze. E la risposta entusiasta che abbiamo ricevuto dimostra che ci siamo riusciti».
Enza Tedone ha sottolineato come il percorso verso la realizzazione dell'evento non sia stato privo di ostacoli, ma grazie alla tenacia e al sostegno reciproco, il team ha saputo superarli, portando a termine il progetto con dedizione e passione. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Direttivo, ai volontari, alle forze dell'ordine, alle istituzioni, agli sponsor, agli artisti e al pubblico che ha riempito le piazze con energia ed entusiasmo.
Il Festival Rerum Rubis Carafa e la Leggenda 2024 ha saputo unire la comunità attraverso la musica, la cultura e la condivisione, lasciando un segno indelebile nei cuori di tutti i partecipanti. Con la stessa passione e lo stesso entusiasmo, l'organizzazione guarda già al futuro, pronta ad affrontare nuove sfide e a celebrare la bellezza della vita quotidiana attraverso eventi che valorizzano l'arte e la coesione sociale.