Ruvo di Puglia abbraccia Luca Mazzone, Chieco: "È un bene comune"

Grande festa per il campione da parte delle comunità cittadine di Ruvo e Terlizzi

mercoledì 22 settembre 2021 19.55
Una festa tanto attesa che si è celebrata con orgoglio da parte di due comunità cittadine, quella che lo scorso 20 settembre ha accolto il campione paralimpico e due volte argento alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, Luca Mazzone.

Ruvo di Puglia e Terlizzi hanno seguito le sue gare facendo il tifo per lui e gioendo per le grandi vittorie conquistate. Al suo ritorno dalla trasferta nipponica è stato accolto dal sindaco di Terlizzi Ninni Gemmato e dal sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco, assieme all'assessora alla Cultura e allo Sport del Comune di Ruvo di Puglia, Monica Filograno, l'assessora all'Urbanistica del Comune di Terlizzi, Laura Chiapparino, e i consiglieri comunali di maggioranza e d'opposizione.

Mazzone ha raccontato la sua esperienza di Tokyo e le emozioni, lanciando anche un messaggio importantissimo per quel che concerne l'abbattimento delle barriere architettoniche e uno sguardo su un futuro sempre più caratterizzato dall'ambizione legittima ad una mobilità lenta su misura per tutti.

Il Comune di Ruvo ha donato al campione 3000 euro da devolvere a una o più organizzazioni o associazioni sportive locali che promuovono l'accessibilità allo sport da parte di persone con disabilità.

"Abbiamo incontrato e premiato, durante una conferenza stampa, il campione paralimpico Luca Mazzone e gli abbiamo donato una pergamena che lo celebra in un gioioso gesto di vittoria e il contributo che già avevamo deliberato come Comune di Ruvo di Puglia affinché si faccia testimonial per l'accessibilità allo sport delle persone con disabilità" - il commento del sindaco Chieco.

"Luca è il simbolo della capacità di rinascere, di rispondere con la ripartenza, la sua esperienza tocca corde profonde dentro di noi. La sua vita e la sua energia sono un esempio di testimonianza continua. Un campione da condividere tra le nostre città ma che va molto al di là dei confini locali, per questo lo consideriamo un bene comune".