Ruvo, cásula leopardata per Mons. Girasoli, le critiche feroci del web

La particolare fantasia della cásula, sarebbe un omaggio alla liturgia ufficiale dei popoli poveri africani

lunedì 18 settembre 2023 14.49
A cura di Stefano Procacci
Il 5 settembre a Ruvo di Puglia, si è tenuta una celebrazione eucaristica per festeggiare i 40 anni di sacerdozio di Don Salvatore Summo. Per l'occasione, a celebrare messa, monsignor Domenico Cornacchia e monsignor Nicola Girasoli. Tutto normale dunque, se non fosse che quest'ultimo, nunzio apostolico in Slovacchia, abbia deciso di indossare una cásula totalmente leopardata, con tanto di mitra in míse.


L'outfit sui generis dell'alto prelato non è passato inosservato al popolo di Facebook, che sulla pagina della Cattedrale di Ruvo, sotto il post inerente alla funzione sopra citata, ha criticato aspramente l'ardita scelta, con commenti più o meno ironici: "aberrante", "imbarazzante", "è già carnevale?", "È il prete tigre, che lotta contro il male", fino al "modello Amanda Lear". Visto il numero consistente di commenti, il post e le relative foto del "monsignor in animalier" sono state rimosse.

Qualche giorno dopo poi, sempre sulla pagina ufficiale della Cattedrale, ecco i chiarimenti: "Date le interpretazioni particolari e sui generis, si precisa che la casula indossata per la celebrazione, fa parte della espressione locale della liturgia ufficiale dei popoli poveri africani di cui il Celebrante si è sempre interessato con passione nel suo mandato pastorale. Tale casula è stata indossata per ringraziare il Signore in merito alla costruzione di una casa per i più bisognosi di quei territori. Ci rendiamo conto che i commenti irrispettosi sono dovuti alla non conoscenza. Vi preghiamo di rettificare le interpretazioni non consone".