Rubano ancora olive. Due arresti dei Carabinieri
Arrestati due marocchini di 64 e 50 anni. Recuperati 17 sacchi per un totale di 6 quintali
mercoledì 6 aprile 2016
17.31
Rubano ancora olive. Lo hanno accertato l'altro pomeriggio a Ruvo di Puglia i Carabinieri della locale Stazione, che hanno arrestato due marocchini, di 64 e 50 anni, senza fissa dimora, con l'accusa di furto aggravato in concorso.
Nelle prime ore del pomeriggio, una pattuglia di un istituto di vigilanza privata del posto ha chiesto ausilio al 112, in quanto aveva notato due sconosciuti armeggiare furtivamente nei pressi di alcuni alberi di olive insistenti all'interno di un terreno affidato al loro controllo, in contrada Parco del Conte.
Corsa sul posto, la pattuglia, grazie anche alla collaborazione dei vigilanti, ha bloccato i due, che nel frangente avevano cercato di fuggire a bordo della loro autovettura. I militari, a questo punto, li hanno perquisiti, rinvenendo all'interno del mezzo ben 17 sacchi di tela contenenti più di 6 quintali di olive, nonché tutti gli attrezzi utilizzati per la raccolta.
Dopo l'arresto, i due stranieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati condotti in carcere. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario, mentre gli attrezzi sono stati sequestrati.
Nelle prime ore del pomeriggio, una pattuglia di un istituto di vigilanza privata del posto ha chiesto ausilio al 112, in quanto aveva notato due sconosciuti armeggiare furtivamente nei pressi di alcuni alberi di olive insistenti all'interno di un terreno affidato al loro controllo, in contrada Parco del Conte.
Corsa sul posto, la pattuglia, grazie anche alla collaborazione dei vigilanti, ha bloccato i due, che nel frangente avevano cercato di fuggire a bordo della loro autovettura. I militari, a questo punto, li hanno perquisiti, rinvenendo all'interno del mezzo ben 17 sacchi di tela contenenti più di 6 quintali di olive, nonché tutti gli attrezzi utilizzati per la raccolta.
Dopo l'arresto, i due stranieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati condotti in carcere. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario, mentre gli attrezzi sono stati sequestrati.