Rottamazione vecchie cartelle esattoriali, Ruvo non aderisce
Il sindaco Chieco decide di mantenere le sanzioni
martedì 31 gennaio 2023
8.53
«A Ruvo di Puglia abbiamo deciso di non applicare la misura di stralcio automatico previsto dalla legge 29/2022 e, quindi, di confermare le tasse e le sanzioni dovute al Comune di Ruvo di Puglia da chi non le ha ancora pagate. Si tratta di una cifra molto piccola che riguarda un numero molto limitato di cittadini». Il sindaco di Ruvo di Puglia, Pasquale Chieco, annuncia così la scelta della sua amministrazione di non aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali nella parte che riguarda i tributi locali.
Spiega, Chieco: «Non è vero che il condono è un aiuto a chi non può pagare, è vero semmai che quei soldi potrebbero essere usati per aiutare chi è in difficoltà. Dai nostri controlli abbiamo verificato che si tratta in buona parte di tasse sulle seconde case non pagate e di qualche vecchia multa, stiamo parlando più o meno di 11.000 euro. Abbiamo preso questa decisione dunque, non per l'entità della somma, ma per rimarcare un principio: le tasse si pagano e non si premia chi non le paga beffando i contribuenti che fanno il proprio dovere. Perché le tasse servono a sostenere i servizi pubblici (le scuole, i trasporti, i servizi sociali, la cultura, la sanità), servono ad aiutare chi è in difficoltà, e noi pensiamo che non sia giusto premiare chi le tasse non le paga scaricando i costi relativi su tutta la comunità. Sappiamo bene che in questi ultimi anni la platea di chi è scivolato in condizioni di disagio si è allargata in modo preoccupante. E il nostro Comune è stato sempre attento a sostenere le persone in difficoltà: ha distribuito buoni spesa, moltiplicato i contributi per gli affitti, ridotto la Tari per i redditi più bassi, ma non basta mai. Chi può deve dare una mano e il primo modo per dare una mano è fare il proprio dovere, pagando quello che bisogna. Ed è proprio quello che con la decisione di oggi di rigetto del condono abbiamo voluto ribadire».
Spiega, Chieco: «Non è vero che il condono è un aiuto a chi non può pagare, è vero semmai che quei soldi potrebbero essere usati per aiutare chi è in difficoltà. Dai nostri controlli abbiamo verificato che si tratta in buona parte di tasse sulle seconde case non pagate e di qualche vecchia multa, stiamo parlando più o meno di 11.000 euro. Abbiamo preso questa decisione dunque, non per l'entità della somma, ma per rimarcare un principio: le tasse si pagano e non si premia chi non le paga beffando i contribuenti che fanno il proprio dovere. Perché le tasse servono a sostenere i servizi pubblici (le scuole, i trasporti, i servizi sociali, la cultura, la sanità), servono ad aiutare chi è in difficoltà, e noi pensiamo che non sia giusto premiare chi le tasse non le paga scaricando i costi relativi su tutta la comunità. Sappiamo bene che in questi ultimi anni la platea di chi è scivolato in condizioni di disagio si è allargata in modo preoccupante. E il nostro Comune è stato sempre attento a sostenere le persone in difficoltà: ha distribuito buoni spesa, moltiplicato i contributi per gli affitti, ridotto la Tari per i redditi più bassi, ma non basta mai. Chi può deve dare una mano e il primo modo per dare una mano è fare il proprio dovere, pagando quello che bisogna. Ed è proprio quello che con la decisione di oggi di rigetto del condono abbiamo voluto ribadire».