Pranzo di solidarietà "A tavola spezzando il pane"
L’evento consiste nell’aiutare le persone più bisognose
domenica 12 giugno 2016
15.11
Dopo il "Miracolo di Natale", si è svolto ieri sera presso la Confraternita del Purgatorio il pranzo di solidarietà "A Tavola spezzando il Pane" organizzato da un insieme di associazioni con la collaborazione delle Caritas Parrocchiali, Confraternite e l'Associazione EAT di Ruvo.
L'obiettivo di quest'evento è quello di aiutare il prossimo e soprattutto non far sentire soli quelle persone che abitualmente vivono da sole e condividere con loro un momento di gioia e di amore. Il priore della Confraternita del Purgatorio Antonio Marinelli spiega che «vogliamo mettere in risalto i veri valori della fondazione della Confraternita, cioè aiutare i più poveri. L'esperienza del pranzo di Natale è stata molta forte e profonda, come diceva Gesù bisogna aiutare il prossimo».
La responsabile del coordinamento cittadino Caritas Laura Caputi è soddisfatta: «Approvo quest'iniziativa perché penso alle persone che sono sole e bisogna far capire a loro che c'è qualcuno che gli ama, in modo che non si sentono emarginate».
All'iniziativa hanno collaborato l'Associazione NoixVoi, la Confraternita del Purgatorio, l'Arciconfraternita del Carmine, la Confraternità Opera Pia S.Rocco, il Gruppo Volontario Vincenziano, la Caritas Diocesana, le Caritas Parrocchiali, l'A.I.A.S., il Centro Diurno "Nel Regno di Oz" e l'Unitalsi; un forte ringraziamento va anche a tutti i volontari che hanno contributo nell'allestimento dei tavoli.
Presente anche il vescovo Mons. Domenico Cornacchia
L'obiettivo di quest'evento è quello di aiutare il prossimo e soprattutto non far sentire soli quelle persone che abitualmente vivono da sole e condividere con loro un momento di gioia e di amore. Il priore della Confraternita del Purgatorio Antonio Marinelli spiega che «vogliamo mettere in risalto i veri valori della fondazione della Confraternita, cioè aiutare i più poveri. L'esperienza del pranzo di Natale è stata molta forte e profonda, come diceva Gesù bisogna aiutare il prossimo».
La responsabile del coordinamento cittadino Caritas Laura Caputi è soddisfatta: «Approvo quest'iniziativa perché penso alle persone che sono sole e bisogna far capire a loro che c'è qualcuno che gli ama, in modo che non si sentono emarginate».
All'iniziativa hanno collaborato l'Associazione NoixVoi, la Confraternita del Purgatorio, l'Arciconfraternita del Carmine, la Confraternità Opera Pia S.Rocco, il Gruppo Volontario Vincenziano, la Caritas Diocesana, le Caritas Parrocchiali, l'A.I.A.S., il Centro Diurno "Nel Regno di Oz" e l'Unitalsi; un forte ringraziamento va anche a tutti i volontari che hanno contributo nell'allestimento dei tavoli.
Presente anche il vescovo Mons. Domenico Cornacchia