Rifondazione lancia il questionario sul centro storico
Nota della sezione ruvese di Rifondazione Comunista
lunedì 23 ottobre 2017
10.40
Rifondazione Comunista ha riaperto il suo circolo nel centro storico.
« Il nostro compito è prima di tutto conoscere i bisogni della comunità che vive intorno a noi per agire e cambiare la qualità della vita e delle relazioni fra le persone perché vogliamo rompere le gabbie della diffidenza e dell'individualismo che impediscono di coltivare la solidarietà in una comunità aperta alla diversità e al confronto: questo è il percorso che vogliamo fare con gli studenti, i lavoratori, le famiglie, gli anziani e quanti vogliono costruire una città migliore» si legge in una nota diffusa dal circolo ruvese.
«Le Amministrazioni comunali, passate e presenti, non hanno fatto altro che penalizzare con le tasse i cittadini e il piccolo commercio, portando ad un impoverimento del centro storico a cui si aggiunge anche il piano dei parcheggi a pagamento. I servizi vengono privatizzati, la manutenzione dei beni comuni scarseggia, ogni occasione di 'riqualificazione' è una opportunità per dividersi appalti e progettazioni» continuano.
E concludono: «Per questi motivi i comunisti vogliono discutere con i cittadini della qualità dei servizi, della gestione della pulizia e della raccolta dei rifiuti, delle criticità della scuola e dei percorsi di formazione e avviamento al lavoro. Vogliono soprattutto fornire alternative a quanti vivono le difficoltà quotidiane attraverso un doposcuola popolare e tentando di creare un gruppo di acquisto solidale, un cineforum, tenendo un corso di lingua italiana agli stranieri e ogni altro strumento di partecipazione che nasca da un bisogno collettivo.
Vogliamo ascoltare i bisogni del quartiere diffondendo questo breve questionario che potete compilare online cliccando su link http://proletariaruvo.altervista.org/dal-popolo-popolo-questionario-sul-centro-storico/»
« Il nostro compito è prima di tutto conoscere i bisogni della comunità che vive intorno a noi per agire e cambiare la qualità della vita e delle relazioni fra le persone perché vogliamo rompere le gabbie della diffidenza e dell'individualismo che impediscono di coltivare la solidarietà in una comunità aperta alla diversità e al confronto: questo è il percorso che vogliamo fare con gli studenti, i lavoratori, le famiglie, gli anziani e quanti vogliono costruire una città migliore» si legge in una nota diffusa dal circolo ruvese.
«Le Amministrazioni comunali, passate e presenti, non hanno fatto altro che penalizzare con le tasse i cittadini e il piccolo commercio, portando ad un impoverimento del centro storico a cui si aggiunge anche il piano dei parcheggi a pagamento. I servizi vengono privatizzati, la manutenzione dei beni comuni scarseggia, ogni occasione di 'riqualificazione' è una opportunità per dividersi appalti e progettazioni» continuano.
E concludono: «Per questi motivi i comunisti vogliono discutere con i cittadini della qualità dei servizi, della gestione della pulizia e della raccolta dei rifiuti, delle criticità della scuola e dei percorsi di formazione e avviamento al lavoro. Vogliono soprattutto fornire alternative a quanti vivono le difficoltà quotidiane attraverso un doposcuola popolare e tentando di creare un gruppo di acquisto solidale, un cineforum, tenendo un corso di lingua italiana agli stranieri e ogni altro strumento di partecipazione che nasca da un bisogno collettivo.
Vogliamo ascoltare i bisogni del quartiere diffondendo questo breve questionario che potete compilare online cliccando su link http://proletariaruvo.altervista.org/dal-popolo-popolo-questionario-sul-centro-storico/»