Rifondazione Comunista chiede al Prefetto misure urgenti a tutela della salute dei lavoratori

«Servono controlli e risorse per il sostegno al reddito dei lavoratori e piccole imprese»

venerdì 10 aprile 2020 12.00
Con una lettera inviata al Prefetto di Bari, e con riferimento alle deroghe al DPCM del 25 marzo 2020, il Partito di Rifondazione Comunista chiede "un intervento immediato a seguito delle notizie preoccupanti pervenute da parte di aziende che mettono a rischio la salute dei lavoratori e lavoratrici, delle loro famiglie e della collettività".

In particolare, Rifondazione Comunista chiede: «L'elenco dei Codici ATECO - si legge nella missiva - prevede già maglie estremamente larghe, a titolo di esempio le fabbriche di armi (a Cameri si continuano ad assemblare F35) e dell'aerospazio sono attive senza bisogno di deroghe. Inoltre, il meccanismo delle deroghe, attraverso il silenzio assenso, sta consentendo riaperture ben oltre le produzioni essenziali.

La difficoltà dei controlli e le furbizie delle aziende nel giocare con i codici ATECO rischiano di compromettere le misure di distanziamento sociale, unico argine al diffondersi del virus.

Rifondazione Comunista, nel chieder un intervento immediato ed i relativi controlli per la salvaguardia del diritto alla salute di tutti e tutte, ribadisce che servono risorse e misure urgenti per il sostegno al reddito dei lavoratori visibili e invisibili, alle piccole e piccolissime imprese che sono predominanti nel nostro tessuto economico».