"Ricostruire subito Ponte Patanella", il centrodestra in pressione sull'amministrazione comunale
In un ordine del giorno il centrodestra chiede al sindaco di agire in fretta e con urgenza
giovedì 9 giugno 2022
7.53
In primo piano ancora il Ponte Patanella e i lavori di messa in sicurezza mai conclusi. Dopo l'intervento in consiglio comunale del consigliere comunale Vito Cantatore, il quale ha segnalato la pericolosità di quel tratto di strada auspicando una mobilitazione politica sull'argomento da parte di tutto il consiglio comunale e dell'amministrazione comunale, adesso il centrodestra presenta ufficialmente un ordine del giorno che chiede la ripresa dei lavori e l'urgente ristrutturazione del viadotto.
La vicenda come è noto risale al 2005 quando furono accertate condizioni strutturali precarie del viadotto, in corrispondenza dell'ex statale 98, «determinate dalla fuoriuscita dei ferri d'armatura con ossidazione degli stessi ed asportazione di porzioni di travetti di collegamento».
L'allora Provincia di Bari (poi diventata Città Metropolitana) provvide ad installare dei portali in metallo sulla strada comunale Patanella, a monte ed a valle di detto viadotto. Si trattava di una soluzione provvisoria in attesa di lavori strutturali. «A livello superiore, ovverossia sulla strada provinciale 231 - rammentano i consiglieri nel testo dell'ordine del giorno - fu operato il restringimento ad una sola corsia tanto in direzione Bari, quanto in direzione Foggia, per due tratti della lunghezza di oltre 200 metri; tali tratti a distanza di oltre diciassette anni, conservano parte della relativa segnaletica di pericolo per effetto del restringimento operato».
Il centrodestra ricorda inoltra che fu sottoscritto un protocollo di intesa fra Comune di Ruvo e Città Metropolitana di Bari teso alla demolizione e ricostruzione del predetto viadotto comportante un onere economico, a carico del Comune di Ruvo di 300.000 euro, somma che venne anche impegnata ed accantonata.
L'ordine del giorno impegna il Sindaco e la Giunta Comunale «ad intervenire con estrema urgenza, interessando della problematica il Legale Rappresentante della Città Metropolitana di Bari affinchè provveda:
La vicenda come è noto risale al 2005 quando furono accertate condizioni strutturali precarie del viadotto, in corrispondenza dell'ex statale 98, «determinate dalla fuoriuscita dei ferri d'armatura con ossidazione degli stessi ed asportazione di porzioni di travetti di collegamento».
L'allora Provincia di Bari (poi diventata Città Metropolitana) provvide ad installare dei portali in metallo sulla strada comunale Patanella, a monte ed a valle di detto viadotto. Si trattava di una soluzione provvisoria in attesa di lavori strutturali. «A livello superiore, ovverossia sulla strada provinciale 231 - rammentano i consiglieri nel testo dell'ordine del giorno - fu operato il restringimento ad una sola corsia tanto in direzione Bari, quanto in direzione Foggia, per due tratti della lunghezza di oltre 200 metri; tali tratti a distanza di oltre diciassette anni, conservano parte della relativa segnaletica di pericolo per effetto del restringimento operato».
Il centrodestra ricorda inoltra che fu sottoscritto un protocollo di intesa fra Comune di Ruvo e Città Metropolitana di Bari teso alla demolizione e ricostruzione del predetto viadotto comportante un onere economico, a carico del Comune di Ruvo di 300.000 euro, somma che venne anche impegnata ed accantonata.
L'ordine del giorno impegna il Sindaco e la Giunta Comunale «ad intervenire con estrema urgenza, interessando della problematica il Legale Rappresentante della Città Metropolitana di Bari affinchè provveda:
- a dare concreta esecuzione agli impegni già assunti, dalla ex Provincia di Bari con questa Amministrazione (Sindaco Vito Ottombrini), per la realizzazione dell'intervento infrastrutturale ormai non più procrastinabile;
- verificare la esistenza, presso l'Area Finanziaria di questo Comune, dell'avvenuto accantonamento della somma di € 300.000,00 quale quota di cofinanziamento comunale per la ricostruzione del viadotto;
- in caso di inesistenza di detto accantonamento economico riferirne in Consiglio Comunale in ordine alle motivazioni che ne avrebbero comportato un diverso utilizzo con indicazione dei soggetti che avrebbero assunto tale decisione.