Recupero carta e cartone, il Comune di Ruvo di Puglia escluso dall'avviso pubblico

Piero Paparella: «Le politiche ambientali non sono un passatempo»

martedì 18 settembre 2018 19.53
«Dopo la mancata presentazione al finanziamento a fondo perduto per la creazione di mini isole ecologiche, al mancato ottenimento del finanziamento per la bonifica di aree affette da abbandono di rifiuti, oggi il Comune di Ruvo è stato escluso anche dall'Avviso Pubblico per la realizzazione di un impianto di trattamento e recupero di carta e cartone» lo riferisce il consigliere comunale di "Noi con l'Italia" Piero Paparella che attacca duramente l'amministrazione comunale per il mancato obiettivo.

«In tutta la Regione Puglia, solo due comuni sono risultati esclusi dalla Commissione: Guagnano e Ruvo di Puglia. Complimenti, bel risultato! La motivazione dell'esclusione è riportata nel BURP n.118 del 13-09-2018, in quanto la proposta di localizzazione del sito, prevista con Delibera di Giunta Comunale n. 88/2018 del 02.03.2018 in zona artigianale e precisamente in via N. Mandela, "non soddisfa i criteri di ammissibilità sostanziale", in quanto non si tiene conto del sacrosanto principio di "tutela della popolazione" avendo ignorato la "presenza di una Scuola nel buffer di 1000 metri dal sito"» contesta Paparella.

E aggiunge: «E siccome abbiamo letto nei giorni scorsi un'arringa del Sindaco dove spiegava che proprio sulle Scuole la sua Amministrazione ha dedicato energie, lavoro e risorse, ci sembra veramente tutto molto paradossale. Ognuno faccia le sue dovute e giuste considerazioni e tragga le dovute conseguenze. L'invito rivolto al Sindaco, nonché Assessore alle Attività Produttive, nonché Assessore all'Ambiente è quello di dedicare meno tempo a contare i "mi piace" o i "commenti" su Facebook e ad adoperarsi con maggiore attenzione e cura a tutte le questioni, ma in modo particolare a quelle riguardanti il settore dell'ambiente, che vista la situazione di diffusa sporcizia e incuria delle strade comunali, quasi al limite di una vera e propria emergenza sanitaria, meriterebbe ben altro tipo di attenzione e gestione».