Raccolta funghi, occhio alle prescrizioni

Sono autorizzati alla raccolta solo coloro che hanno conseguito l'idoneità

domenica 3 novembre 2019 10.28
Novembre, periodo di raccolta dei funghi spontanei. Sono in tanti coloro che approfittano del tempo libero e del fine settimana per recarsi nel territorio delle murge in cerca dei prelibati funghi. Non tutti i funghi sono però commestibili. Alcuni di essi sono altamente velenosi e molto pericolosi per la salute dell'uomo. La raccolta "fai da te" può presentare, dunque, delle insidie e per questo da alcuni anni per le attività micologiche occorre frequentare un corso e conseguire l'autorizzazione a raccogliere.

Da alcuni giorni i volontari delle Guardie Ambientali d'Italia stanno effettuando monitoraggi. Si controlla che siano rispettate le normative in base alla raccolta dei funghi, oltre al possesso del tesserino e permesso di raccolta, nonché l'uso del paniere idoneo al rilascio delle spore sul terreno.
«La nostra opera innanzitutto mira a sensibilizzare gli utenti che si apprestano a raccogliere le specie micologiche presenti, oltre a far rispettare le norme previste per il bene del territorio murgiano» fanno sapere i volontari.

COME OTTENERE IL TESSERINO

Chiunque voglia raccogliere funghi epigei freschi, per passione o per lavoro, deve chiedere un permesso al Comune di residenza. Il permesso può essere richiesto solo dopo aver frequentato un corso, e quindi conseguito l'attestato di idoneità, presso la ASL di appartenenza.
La persona interessata deve frequentare un corso presso la ASL di appartenenza o presso un'associazione micologica e conseguire il relativo attestato di idoneità.
Una volta ottenuto l'attestato di idoneità, la persona interessata deve richiedere il permesso di raccolta al Comune tramite istanza in bollo.