Quasi 500mila euro per una stazione ecologica informatizzata mai nata

12 anni dopo l'appalto, neanche l'ombra del cantiere

sabato 3 settembre 2016 18.38
I lavori sono stati appaltati nel 2004 e dopo 12 anni, quella che sarebbe dovuta essere una stazione ecologica informatizzata, oggi sembra una cattedrale nel deserto nascosta tra le sterpaglie in via Guido Rossa accanto al Centro di Raccolta dell'ASIPU.

Cosa è successo a quell'opera finalizzata all'attivazione e potenziamento della raccolta differenziata, finanziata dalla Regione Puglia per un importo di 468.696,30 e aggiudicata per 277,877,05 euro all'impresa VI.AL.CO. di Molfetta?

Il progetto doveva essere ambizioso: grandi dimensioni, rampe per un conferimento dei rifiuti più sicuro, una piccola area parcheggio, impianto antincendio, impianto per il drenaggio delle acque, costruito anche un piccolo edificio per gli uffici e i servizi annessi. Una cosa fatta bene insomma. Un bell'investimento soprattutto oggi, quando è possibile apprezzare gli ottimi risultati del servizio di raccolta porta a porta.

Quel che resta è una struttura incompleta e abbandonata, con accanto un Centro di Raccolta a cielo aperto. Niente pavimentazione, solo breccia per i cittadini che conferiscono i rifiuti e gli operatori che lavorano ogni giorno costretti a respirare polvere bianca.