“Quaderni di viaggio": raccolta di sketch urbani della Puglia in su

Ultima sera per visitare la mostra che celebra il territorio

lunedì 3 agosto 2020 10.02
Andare a vedere una mostra d'arte arricchisce sempre, sia a livello umano che cognitivo. Il visitatore viene accompagnato alla scoperta, o alla riscoperta, delle tracce della storia nel paesaggio urbano ed extraurbano. A volte sono segni macroscopici e ben noti come monumenti, musei, ville, volti, mezzi di trasporto a volte sono invece segni meno evidenti.

La sequenza di immagini proposta va a comporre, nel suo insieme, una narrazione del territorio.

La mostra a cura dell'artista ruvese Marina Fabiano organizzata dalla Pro Loco UNPLI Ruvo di Puglia in collaborazione con il Comune di Ruvo di Puglia nel programma estivo dal nome "Rinascenze" è un vero e proprio "viaggio per immagini" che conduce chi osserva alla scoperta di zone suggestive del territorio sia nel tempo passato fino ai giorni nostri sia nei luoghi di Ruvo di Puglia e non solo.

È un viaggio che parte infatti dalla nostra città e attraversa alcuni comuni della Terra di Bari (Bisceglie, Molfetta e Bari) fino ad arrivare alla città di Milano.

Lo scopo è quello di porre al centro dell'attenzione l'unicità paesaggistica di quest'area territoriale; un'area da scoprire e godere lentamente dove la pietra che si presenta come un'opera d'arte, si impone al territorio in tutta la sua maestosa e dirompente bellezza. Una bellezza che è presente in questo scenario naturale un po' ovunque, capace di raccontare una storia millenaria, quella della perfetta simbiosi tra uomo e natura.

La mostra allestita nella piazzetta antistante l'Info Point Ruvo di Puglia (Via Vittorio Veneto, 44)

è aperta al pubblico con ingresso libero per l'ultima sera oggi (lunedì 3 agosto) dalle ore 19:30 alle ore 21:30.

Questa è una di quelle mostre che proprio non sarebbe da perdersi. Inoltre, se si ha l'occasione, è consigliato di tornare a vedere la mostra. La si vedrà con occhi nuovi, magari notando cose che non si erano viste la prima volta di una specifica opera e provare particolari pensieri ed emozioni, magari così forti da cadere in estasi.