Primo giorno di scuola, gli auguri del sindaco Chieco
«La scuola è riferimento indispensabile, talvolta unico per bambine e bambini, ragazze e ragazzi e per questo è importante sentirla come nostro patrimonio»
lunedì 16 settembre 2019
13.36
Gli auguri del primo cittadino agli studenti che iniziano oggi il nuovo anno scolastico
Riaprono oggi tutte le nostre scuole e con loro si spalancano ancora una volta le porte dell'accoglienza, dell'educazione, della cittadinanza; tornano attivi i tanti percorsi fatti per educare a stare con gli altri, ad essere comunità. Per imparare il mondo.
Non è stato facile per noi vivere questi mesi senza scuola: troppi messaggi diseducativi trasmessi ai più piccoli da adulti che non mettono al centro l'educazione e la cura, ma considerano l'infanzia e l'adolescenza come target commerciali. Ora il testimone torna alla scuola, a quel generatore di conoscenza, di coscienza e di sapere di cui abbiamo tutti (non solo chi la vive quotidianamente in una classe) un gran bisogno.
La scuola è riferimento indispensabile, talvolta unico per bambine e bambini, ragazze e ragazzi e per questo è importante sentirla come nostro patrimonio.
In questi anni abbiamo dedicato agli edifici scolastici energie e risorse, continueremo a farlo. Stiamo concordando con il Direttore il giorno della consegna della nuova palestra della scuola media, abbiamo altri interventi in cantiere, ma soprattutto da alcuni mesi stiamo lavorando a quella che consideriamo la più importante delle nostre infrastrutture, una infrastruttura sociale, immateriale, la Città Educante. Presto presenteremo i risultati della prima sperimentazione e i progetti futuri. Certo è una goccia nell'oceano se pensiamo a tutto quello che serve, ma è una goccia limpida, costruita con impegno e tenacia, prima di tante altre che verranno, consapevoli come siamo che il momento è arrivato e che da qualche parte bisogna pur partire per aiutare la parte migliore di questa città a essere libera.
L'augurio mio e di tutta l'Amministrazione a tutta la comunità scolastica ruvese è di entrare in questo nuovo anno scolastico con entusiasmo, passione e curiosità; pensando a seminare, coltivare, crescere e far crescere la città e la comunità in cui viviamo, insieme.
Buon lavoro a tutti noi.
Riaprono oggi tutte le nostre scuole e con loro si spalancano ancora una volta le porte dell'accoglienza, dell'educazione, della cittadinanza; tornano attivi i tanti percorsi fatti per educare a stare con gli altri, ad essere comunità. Per imparare il mondo.
Non è stato facile per noi vivere questi mesi senza scuola: troppi messaggi diseducativi trasmessi ai più piccoli da adulti che non mettono al centro l'educazione e la cura, ma considerano l'infanzia e l'adolescenza come target commerciali. Ora il testimone torna alla scuola, a quel generatore di conoscenza, di coscienza e di sapere di cui abbiamo tutti (non solo chi la vive quotidianamente in una classe) un gran bisogno.
La scuola è riferimento indispensabile, talvolta unico per bambine e bambini, ragazze e ragazzi e per questo è importante sentirla come nostro patrimonio.
In questi anni abbiamo dedicato agli edifici scolastici energie e risorse, continueremo a farlo. Stiamo concordando con il Direttore il giorno della consegna della nuova palestra della scuola media, abbiamo altri interventi in cantiere, ma soprattutto da alcuni mesi stiamo lavorando a quella che consideriamo la più importante delle nostre infrastrutture, una infrastruttura sociale, immateriale, la Città Educante. Presto presenteremo i risultati della prima sperimentazione e i progetti futuri. Certo è una goccia nell'oceano se pensiamo a tutto quello che serve, ma è una goccia limpida, costruita con impegno e tenacia, prima di tante altre che verranno, consapevoli come siamo che il momento è arrivato e che da qualche parte bisogna pur partire per aiutare la parte migliore di questa città a essere libera.
L'augurio mio e di tutta l'Amministrazione a tutta la comunità scolastica ruvese è di entrare in questo nuovo anno scolastico con entusiasmo, passione e curiosità; pensando a seminare, coltivare, crescere e far crescere la città e la comunità in cui viviamo, insieme.
Buon lavoro a tutti noi.