«Più differenziamo, più paghiamo. Più paghiamo, più il paese è sporco»

Piero Paparella critica l'aumento «ingiustificato» della tassa rifiuti

domenica 9 aprile 2017 7.37
Ancora polemiche per l'aumento della tassa rifiuti a Ruvo di Puglia. Il dibattito politico si infiamma in coincidenza, In questi giorni, con l'arrivo delle cartelle di pagamento relative appunto alla Tari. Per molti cittadini si tratta di un aumento «ingiustificato», considerata l'introduzione della raccolta porta a porta che - stando almeno alle intenzioni del sindaco Pasquale Chieco - avrebbe dovuto comportare un aumento dell'efficienza e soprattutto a una riduzione dei costi operativi di raccolta e smaltimento rifiuti che per legge sono totalmente a carico dei cittadini.

La sintesi di tutto questo sta nelle parole di Piero Paparella, consigliere comunale di Direzione Italia, dell'opposizione: «Più differenziamo, più paghiamo. Più paghiamo, più il paese è sporco».
Per Paparella i ruvesi pagheranno di più perché nel piano industriale dell'Asipu (la società che gestisce il servizio a Ruvo) era previsto un aumento di personale da 19 a 24 unità e un aumento dei mezzi da 18 a 21.
«Peccato però che qualche giorno dopo l'approvazione della nuova Tari, la stessa ASIPU abbia ridotto il personale, per esempio nel centro storico, e ha anche eliminato la raccolta domenicale dell'indifferenziato».