Piscina ferma per guasto alla caldaia
Fratelli d'Italia: «Sciatteria»
mercoledì 16 febbraio 2022
11.51
Da oltre una settimana la piscina comunale è chiusa per un guasto alla caldaia che non consentirebbe lo svolgimento delle attività.
«L'amministrazione ha previsto tempi brevissimi per la riparazione» si legge in un cartello esposto all'esterno della struttura dallo scorso 7 febbraio. A distanza di oltre una settimana però la struttura è ancora chiusa,
Una circostanza che ha raccolto il biasimo di Fratelli d'Italia. «Dal 7 di febbraio la Piscina Comunale è chiusa. Gestori, operatori, atleti agonisti, utilizzatori ed iscritti, nessuno conosce che cosa intende esattamente l'amministrazione comunale quando garantisce "tempi brevissimi per la riparazione"... che poi dovrebbe essere di fatto una sostituzione di una nuova caldaia. Nel frattempo il mondo dello sport, già martoriato dal COVID, a Ruvo viene oltremodo penalizzato dalla "competenza" dei nostri amministratori. È il caso di dire "BRIVIDI"!!!» scrivono in un post sui social.
Il disagio è evidente soprattutto da parte dei gestori, di coloro che necessitano di svolgere l'attività per motivi di natura agonistica e anche per coloro che hanno già pagato un servizio del quale non stanno usufruendo.
«L'amministrazione ha previsto tempi brevissimi per la riparazione» si legge in un cartello esposto all'esterno della struttura dallo scorso 7 febbraio. A distanza di oltre una settimana però la struttura è ancora chiusa,
Una circostanza che ha raccolto il biasimo di Fratelli d'Italia. «Dal 7 di febbraio la Piscina Comunale è chiusa. Gestori, operatori, atleti agonisti, utilizzatori ed iscritti, nessuno conosce che cosa intende esattamente l'amministrazione comunale quando garantisce "tempi brevissimi per la riparazione"... che poi dovrebbe essere di fatto una sostituzione di una nuova caldaia. Nel frattempo il mondo dello sport, già martoriato dal COVID, a Ruvo viene oltremodo penalizzato dalla "competenza" dei nostri amministratori. È il caso di dire "BRIVIDI"!!!» scrivono in un post sui social.
Il disagio è evidente soprattutto da parte dei gestori, di coloro che necessitano di svolgere l'attività per motivi di natura agonistica e anche per coloro che hanno già pagato un servizio del quale non stanno usufruendo.