Percorso condiviso tra amministrazione e agenzie formative del territorio

Seminario gratuito per insegnanti, educatori e rappresentanti dei servizi territoriali

martedì 28 maggio 2019 15.40
Un momento di riflessione condiviso dall'amministrazione comunale di Ruvo con tutte le agenzie formative del territorio, con l'intento di definire insieme strategie di intervento in grado di prevenire comportamenti "devianti" da parte di minori in età preadolescenziale e adolescenziale, coinvolgendo la comunità in una dimensione di corresponsabilità. Questa esigenza, rilevata da più parti e a più riprese nei mesi scorsi all'indomani degli episodi di vandalismo commessi da minori a Ruvo e causa di profondo sconcerto in città, trova ora una risposta importante.

L'amministrazione ruvese si fa promotrice di un processo partecipato sul tema "Educazione diffusa, aspirazioni per una città educante", aperto ad associazioni di volontariato, scuole e personale dei servizi sociosanitari e finalizzato a definire un modello di intervento che metta al centro dell'interesse pubblico l'infanzia e l'adolescenza e tuteli la dignità, il protagonismo e il diritti alle persone.

La prima tappa di questo importante percorso sarà un seminario di formazione gratuito destinato a un gruppo misto composto da insegnanti, educatori e rappresentanti dei servizi territoriali selezionati attraverso un avviso appena pubblicato, organizzato dagli assessorati comunali alle politiche sociali e alla cultura e politiche educative dal 14 al 16 giugno.

Il seminario, i cui contenuti sono stati definiti anche sulla scorta delle sollecitazioni raccolte da più parti e del lavoro prodotto da alcuni tavoli tematici tenutisi nel corso dell'inverno, servirà a definire una base di partenza comune per i diversi soggetti coinvolti nel progetto, con l'obiettivo finale di redigere un manifesto possibile per l'educazione diffusa a Ruvo di Puglia.
Il programma della tre giorni è stato illustrato lunedì nel corso di un incontro don le associazioni e i soggetti interessati.

«Il nostro obiettivo è creare un clima di coinvolgimento e di attenzione intorno ai minori maggiormente esposti a rischio di devianza al di fuori dei luoghi tradizionali di cura (la scuola, il centri minori, ecc.) affiancando loro figure di riferimento altre, abbattendo i muri delle relazioni educative e creando un clima empatico che li renda protagonisti di azioni positive» hanno spiegato l'assessore alle politiche sociali Monica Montaruli e l'assessore alla cultura Monica Filograno. «Vorremmo sperimentare una nuova modalità innovativa di presa in carico dei minori di età in cui si senta coinvolta la città intera.
Siamo al lavoro per costruire un'alleanza sociale accessibile e aperta a tutti i soggetti territoriali del pubblico e del privato sociale. La partecipazione dell'intera comunità alla soluzione di problemi collettivi e la condivisione delle responsabilità nelle azioni qualificanti è e resta per noi fondamentale: un futuro migliore per i nostri giovani passa attraverso un lavoro da fare insieme giorno dopo giorno».