Pendolari sull'orlo di una crisi di nervi
Da Ruvo a Bari ci si mette il doppio, la frustrazione dei passeggeri
domenica 23 ottobre 2016
16.20
I respiri profondi e i mugugni hanno preso il posto delle canzoni di radio Bari nord durante i lunghi viaggi da Bari a Ruvo e ritorno. Ci si può imbattere in vagoni stracolmi delle prime luci dell'alba, quelli dei lavoratori e studenti ai quali non è concesso arrivare tardi. Poi, i treni deserti con le poche persone che non hanno trovato alternativa o che avevano già acquistato l'abbonamento prima che la Ferrotramviaria applicasse il nuovo limite di marcia a 50km/h.
Alle condizioni di oggi, infatti, a dispetto degli orari pubblicati da Ferrotramviaria, il tempo di percorrenza è raddoppiato, sono ricomparse le coincidenze ed i canonici 10 (se va bene) minuti di ritardo. Sembra essere tornati indietro di vent'anni.
Chi può ritorna alla vecchia, cara de inquinante auto, alcuni riducono i viaggi in treno allo stretto necessario come Giada che, a pochi giorni dal suo prossimo esame confida ai suoi compagni di corso: «questa settimana non seguirò le lezioni, arrivo troppo tardi a casa e sono troppo stanca per studiare.»
«Appena arrivo a Bari andrò a fare l'abbonamento per Barletta con le ferrovie dello stato» confida Nicla al suo vicino di posto. Mamma quarantenne, ogni mattina parte da Adelfia per raggiungere il suo posto di lavoro ad Andria. «Con questi orari perdo tutte le coincidenze ed arrivo a casa che mia figlia già dorme.»
«Stamattina sono partito in anticipo e sono arrivato in ritardo» racconta Biagio al suo interlocutore al telefono. Perché di tempo per parlare al telefono ce ne è tanto.
«Stime attuali prevedono che con i nuovi tempi di percorrenza della Bari Nord, la gente abbia preso il treno single e sia arrivata a Bari sposata.» ironizza Silvio su Facebook
Non va meglio lungo la tratta Ruvo-Barletta dove la ferrovia ha lasciato il posto ai bus. Stracolmi, in ritardo, con orari non adatti a studenti e lavoratori.
Intanto, sulle colonne della stazione, gli slogan «comodo, sicuro, veloce» sono stati coperti.
Alle condizioni di oggi, infatti, a dispetto degli orari pubblicati da Ferrotramviaria, il tempo di percorrenza è raddoppiato, sono ricomparse le coincidenze ed i canonici 10 (se va bene) minuti di ritardo. Sembra essere tornati indietro di vent'anni.
Chi può ritorna alla vecchia, cara de inquinante auto, alcuni riducono i viaggi in treno allo stretto necessario come Giada che, a pochi giorni dal suo prossimo esame confida ai suoi compagni di corso: «questa settimana non seguirò le lezioni, arrivo troppo tardi a casa e sono troppo stanca per studiare.»
«Appena arrivo a Bari andrò a fare l'abbonamento per Barletta con le ferrovie dello stato» confida Nicla al suo vicino di posto. Mamma quarantenne, ogni mattina parte da Adelfia per raggiungere il suo posto di lavoro ad Andria. «Con questi orari perdo tutte le coincidenze ed arrivo a casa che mia figlia già dorme.»
«Stamattina sono partito in anticipo e sono arrivato in ritardo» racconta Biagio al suo interlocutore al telefono. Perché di tempo per parlare al telefono ce ne è tanto.
«Stime attuali prevedono che con i nuovi tempi di percorrenza della Bari Nord, la gente abbia preso il treno single e sia arrivata a Bari sposata.» ironizza Silvio su Facebook
Non va meglio lungo la tratta Ruvo-Barletta dove la ferrovia ha lasciato il posto ai bus. Stracolmi, in ritardo, con orari non adatti a studenti e lavoratori.
Intanto, sulle colonne della stazione, gli slogan «comodo, sicuro, veloce» sono stati coperti.